Il giorno di Natale a Brenta si festeggia da nascita di Gesù con una tradizione particolare. Una tradizione che risale almeno al 1700 e che rimane viva e sentita da parte di tutta la comunità. E’ il canto del “Dormi dormi”, suonato al termine dei vespri, quasi una ninna nanna per cullare il bambin Gesù a doppia voce, con le donne a fare la parte della mamma Maria e gli uomini del papà Giuseppe.
In paese è chiamato il canto del “Dormi dormi” ma il titolo originario, che giunge ai giorni nostri con la sua forma arcaica tipica del 1700, carica di stile barocco propria del tempo, recita: “Affetti di Maria Vergine a Gesù Bambino”.
Una nenia cantata da una mamma al suo neonato che però tra le sue diciassette strofe ripercorre anche quella che sarà la sorte di quel bambino. Tra le note, cantate a due voci, maschili e femminili, si spazia dalla grotta di Betlemme al Golgota, dalla culla al sarcofago, dalle fasce della mangiatoia al sudario, esprimendo da una parte la gioia del Natale, dall’altra i dolori e le sofferenze che porteranno Cristo in croce.