Pubblichiamo alcuni estratti del Messaggio che il Consiglio Episcopale Permanente della CEI ha preparato per la 46ª Giornata Nazionale per la Vita, che si celebrerà domenica 4 febbraio 2024 sul tema «La forza della vita ci sorprende. “Quale vantaggio c’è che l’uomo guadagni il mondo intero e perda la sua vita?” (Mc 8,36)». Il testo integrale è disponibile qui.

Nelle giornata di sabato e domenica in molte parrocchie della Diocesi saranno presenti le volontarie dei Centri di Aiuto la Vita per la vendita delle primule a sostegno della loro attività. Vi segnaliamo inoltre l’appuntamento organizzato dal Cav di Mandello del Lario in programma venerdì 2 febbraio alle 20.45 nel salone dell’Oratorio del Sacro Cuore di Mandello. Durante la serata il nostro direttore, mons. Angelo Riva, offrirà ai presenti una riflessione a partire dai contenuti del messaggio devi vescovi.

Sul Settimanale in uscita i racconti e le riflessioni dei Cav presenti in Diocesi (acquista qui una copia digitale).

Sono numerose le circostanze in cui si è incapaci di riconoscere il valore della vita tanto che, per tutta una serie di ragioni, si decide di metterle fine o si tollera che venga messa a repentaglio.

La vita del nemico – soldato, civile, donna, bambino, anziano… – è un ostacolo ai propri obiettivi e può, anzi deve, essere stroncata. La vita del migrante vale poco, per cui si tollera che si perda nei mari o nei deserti. La vita dei lavoratori è spesso considerata una merce, da “comprare” con paghe insufficienti. La vita delle donne viene ancora considerata proprietà dei maschi per cui può essere umiliata con la violenza o soffocata nel delitto. La vita dei malati e disabili gravi viene giudicata indegna di essere vissuta, la vita dei bambini, nati e non nati, viene sempre più concepita come funzionale ai desideri degli adulti e sottoposta a pratiche come la tratta, la pedopornografia, l’utero in affitto o l’espianto di organi. In tale contesto l’aborto, indebitamente presentato come diritto, viene sempre più banalizzato, anche mediante il ricorso a farmaci abortivi o “del giorno dopo” facilmente reperibili.
Tante sono dunque le “vite negate”, cui la nostra società preclude di fatto la possibilità di esistere o la pari dignità con quelle delle altre persone.

Eppure, se si è capaci di superare visioni ideologiche, appare evidente che ciascuna vita, anche quella più segnata da limiti, ha un immenso valore ed è capace di donare qualcosa agli altri. Le tante storie di persone giudicate insignificanti o inferiori che hanno invece saputo diventare punti di riferimento o addirittura raggiungere un sorprendente successo stanno a dimostrare che nessuna vita va mai discriminata, violentata o eliminata in ragione di qualsivoglia considerazione.
Nella Giornata per la vita salga dunque, da parte di tutte le donne e gli uomini, un forte appello all’impossibilità morale e razionale di negare il valore della vita, ogni vita. Non ne siamo padroni né possiamo mai diventarlo; non è ragionevole e non è giusto, in nessuna occasione e con nessuna motivazione.

Continua a leggere il messaggio sul sito della Conferenza episcopale italiana.