Missionarietà, sinodalità, ministerialità, ma soprattutto vicinanza, compassione e tenerezza. Sono i concetti che il vescovo di Como, cardinale Oscar Cantoni, ha rilanciato nell’omelia della Messa crismale del giovedì santo in Cattedrale, presieduta dal porporato e concelebrata da oltre 200 sacerdoti. Vicinanza, compassione e tenerezza per il cardinale Cantoni sono lo stile del buon Pastore, non una questione di galateo presbiterale, ma la prova del nove della pastoralità di ciascun prete, che deve essere sempre disposto a “cristificarsi”. Dal Vescovo di Como un vero e proprio appello a essere pastori e non funzionari: il rischio sarebbe quello di entrare nel novero di coloro che appoggiano la “globalizzazione della superficialità”, mentre, al contrario si dovrebbe aspirare alla “globalizzazione della profondità”.

«Impariamo a essere vicini al nostro popolo mediante una presenza discreta, eppur costante, umile, e insieme forte e rassicurante», la richiesta del cardinale. «Siamo chiamati – ha detto il porporato in merito alla compassione – a generare speranza, attraverso il sacramento della rinascita battesimale, che è la Riconciliazione, balsamo della vita risorta». Infine la tenerezza, che non è debolezza, ma coraggio di partecipare dal di dentro alle vita degli altri. «Dedicare tempo e cura alle relazioni è oggi la vera priorità. Molte persone, con qualifiche migliori delle nostre, possono essere delegate per altri servizi, che invece spesso ci assorbono e ci fanno allontanare da ciò che per noi è prioritario. Diventeremo così esperti di umanità e ministri di consolazione al servizio delle persone e della Comunità che ci è stata affidata». Clicca qui per scaricare l’opuscolo con il testo integrale dell’omelia del Vescovo. Durante la Messa crismale i sacerdoti hanno rinnovato pubblicamente le loro promesse di fedeltà a Cristo e alla Chiesa. Sono stati inoltre benedetti gli olii:

  • l’olio dei catecumeni – perché i bambini e gli adulti che riceveranno il sacramento del battesimo siano liberati dalle catene e dalle schiavitù del peccato e del male.
  • l’olio degli infermi – perché malati, anziani, sofferenti e persone in pericolo di vita ricevano conforto e sollievo e possano custodire speranza e serenità.
  • il sacro Crisma (olio misto a preziose fragranze profumate, alcune provenienti dalla diocesi di Locri-Gerace, dalla Terra Santa e da alcuni monasteri). La radice della parola crisma e della parola Cristo è la stessa. È l’olio profumato con cui si viene uniti a Gesù nel battesimo, nella confermazione, nell’ordinazione presbiterale ed episcopale, diffondendo il buon odore di Cristo. Come lo scorso anno sarà miscelato al Crisma anche l’olio frutto della spremitura dell’uliveto sorto sul terreno dove fu catapultata l’auto di scorta del giudice Giovanni Falcone nell’attentato di Capaci (Pa), avvenuto il 23 maggio di 1992. Le piante di ulivo sono curate dall’associazione Quarto Savona 15 (sigla radio dell’auto di scorta), animata da Tina Montinaro, vedova del capo scorta Antonio. Ogni pianta di ulivo di questo Giardino è dedicata alla memoria delle vittime della mafia, della strage di Capaci, come di quelle di Firenze, Roma e Milano e di altri attentati mafiosi. L’iniziativa, nata nel 2022 dalla Conferenza episcopale siciliana, dal 2023 è sostenuta e condivisa dall’intera Conferenza episcopale italiana.

A conclusione della celebrazione i Santi Olii sono consegnati ad alcuni vicari foranei, come espressione dei diversi territori della diocesi: monsignor Andrea Caelli, arciprete di Chiavenna (So); don Mario Ziviani, responsabile della comunità pastorale di Cugliate Fabiasco (Va); monsignor Giuliano Zanotta, responsabile della comunità pastorale di Mandello San Lorenzo, Sacro Cuore, Olcio e Somana (Lc); don Michele Parolini, responsabile della comunità pastorale di Santa Maria Rezzonico e Acquaseria (Co). Sarà possibile ritirarli in Duomo nel pomeriggio del Giovedì o il Venerdì Santo mattina, fino alle ore 12.00. Rispetto alla modalità di consegna sarà utilizzata quella degli scorsi anni: non saranno riempiti i singoli contenitori portati dalle parrocchie ma saranno consegnati ad ogni parroco o vicario i santi olii già confezionati. Al termine della celebrazione il vicario generale, monsignor Ivan Salvadori, ha ricordato l’impegno per la preghiera alla Santissima Trinità Misericordia, come raccomandato dal Vescovo nel Messaggio di Quaresima, e l’invito a partecipare al Giubileo “Pellegrini di Misericordia”, in programma dal 18 al 21 settembre 2025, guidati dal cardinale Cantoni.

Nel nostro video una sintesi della celebrazione della Messa Crismale in Cattedrale a Como.

 TRIDUO PASQUALE

Con la celebrazione serale del Giovedì Santo ha inizio il triduo “della morte sepoltura e risurrezione” del Signore “centro di tutto l’anno liturgico”. Alle 18.00, in Cattedrale, il cardinale ha celebrato la messa vespertina pontificale della “Cena del Signore”. In tutte le parrocchie della diocesi sono presentati all’inizio della celebrazione gli oli santi benedetti dal vescovo nella messa crismale. I temi dominanti la celebrazione eucaristica, nella quale si fa memoria dell’ultima cena di Gesù, sono: l’istituzione dell’Eucaristia e del sacerdozio ministeriale e il comandamento dell’amore fraterno. La liturgia, pertanto, propone: il rito della lavanda dei piedi; la solenne reposizione e l’adorazione prolungata dell’Eucaristia.