Il 1° dicembre sarà la Prima Domenica di Avvento e il primo giorno dell’Anno Liturgico. L’Avvento è un cammino che ci porta e riflettere sui valori dell’essenzialità e dell’attesa, di fronte al mistero dell’Incarnazione di Dio che si fa uomo e che verrà celebrato nei giorni del Natale. Il Vescovo, cardinale Oscar Cantoni, nel suo messaggio di Avvento, osserva come Dio non si stanchi mai di attenderci, per spalancarci le porte della Vita.

Una sottolineatura molto significativa in questo Avvento 2024, che ci accompagna all’apertura dell’Anno Santo 2025. Il 24 dicembre sarà papa Francesco ad aprire la Porta Santa di San Pietro. Il 29 dicembre, alle 15.00, invece, in comunione spirituale con tutte le Chiese del mondo, il nostro Vescovo Cantoni presiederà a Como la liturgia che segna l’avvio del Giubileo in ambito diocesano.

Ricordiamo che la Pastorale giovanile diocesana, in collaborazione con i diversi Uffici di Pastorale, ha preparato un sussidio in preparazione al Natale, con un’attenzione particolare ai ragazzi e alle famiglie.

Come ogni anno, si rinnova la proposta dell’Avvento di Fraternità, con progetti pensati e coordinati dalla Caritas diocesana. Quest’anno si guarda alle situazioni di guerra e alle persone che fuggono da contesti di povertà e conflitto. Le proposte di aiuto sono per:

  • Terra Santa e Libano – in rete con Caritas Gerusalemme e Caritas italiana;
  • Egitto – in contatto con monsignor Claudio Lurati, il vicario apostolico di Alessandria d’Egitto, originario della nostra diocesi: le comunità cattoliche della sua diocesi stanno accogliendo migliaia di profughi della guerra in Sudan;
  • Rotta balcanica insieme ad Acli, Caritas Ambrosiana e Comune di Bihac per assistere minori stranieri non accompagnati e minori fragili.

Tutte le informazioni sono disponibili sul sito di Caritas Como. Per approfondire, visita questo link.

Messaggio del cardinale Oscar Cantoni per l’Avvento 2024

Cari fratelli e sorelle, vi invito a correre di nuovo incontro al Signore che viene nel tempo dell’Avvento che si avvicina. Il nostro Dio non si stanca mai di attenderci, di venire a cercarci, suscita sempre inedite occasioni di salvezza, mentre aspetta solo che noi lo accogliamo con gioia e umile consapevolezza.

Egli viene tra noi per spalancarci le porte della Vita, essendo Egli sempre perseverante nel suo amore. Con questa certezza nel cuore, che suscita in noi la gioia della speranza, sapremo allenarci per affrontare l’ormai prossimo Anno santo, occasione propizia per riflettere su questa fondamentale e decisiva virtù cristiana. Noi discepoli del Signore Gesù abbiamo il dovere di coltivarla e di metterla a frutto per il bene di tutti i nostri fratelli in umanità.

Non bastano le diverse luminarie che luccicano già fin d’ora, con molto anticipo, lungo le nostre strade a saziare l’irresistibile desiderio di felicità e di pienezza di vita che promana dal cuore di ogni uomo. Queste luci intendono esprimere il forte anelito di luce, la sete insaziabile di pace e di gioia che alberga nel cuore di ogni persona, ma si tratta di una ben misera consolazione, che non soddisfa il cuore di nessuno e non riempie di futuro la vita e alla fine si qualifica come luce fredda e fatua.

Vorrei augurarvi, piuttosto, che questo tempo di Avvento, con la sua carica di speranza, potesse essere accolto e riconosciuto come una fulgida luce che irrompe nella notte, oltre il buio del mondo, dove le tenebre si fanno sempre più fitte, a causa delle diverse crisi che facilmente constatiamo.

In questo modo, sarà più facile stare vicino ai fratelli più deboli e farci carico delle loro fragilità, aprirci alle necessità e all’accoglienza. Anche là dove tutti pensano che ci sia solo tristezza, aridità e fallimento, pur nelle attuali difficoltà, la speranza cristiana non può venire meno: Dio fa crescere i suoi fiori più belli, anche in mezzo alle pietre più aride. E noi, chiamati per grazia a riconoscere i segni di speranza all’interno delle nostre giornate, irradiamo la “buona notizia” che lo Spirito Santo continua a seminare in noi e che è destinata a crescere, pur nelle resistenze del nostro cuore.

Oscar card. CANTONI