Il vescovo di Nacala, nel nord del Mozambico, ha lanciato nei giorni scorsi un allarme riguardo alla distruzione di case e raccolti, nonché ai danni alle strade, all’elettricità e alle comunicazioni telefoniche, a causa del passaggio del ciclone tropicale Jude, che questa settimana ha colpito il distretto di Mossuril, “il centro della diocesi”.

Dalle missioni fuori Nacala, racconta il vescovo Alberto Vera Arejula all’Agenzia ECCLESIA, “ho ricevuto fotografie e chi ha sofferto di più è stato il popolo, la gente semplice e povera. Le case di fango, il 50-60% di esse, quasi tutte sono crollate. Con la pioggia e il vento fortissimo, l’acqua ha colpito le pareti di fango e, poco a poco, sono crollate. In alcuni villaggi il 60%, in altri il 70%, in altri ancora il 30% delle case è andato distrutto”.

Lunedì, il ciclone Jude ha attraversato la diocesi di Nacala, nella provincia di Nampula, nel nord del Mozambico. Secondo il vescovo, è entrato attraverso il distretto di Mossuril, che si trova al centro, ed è stato “un ciclone un po’ strano, a forma di uragano”, con piogge e venti molto intensi per oltre “12 ore, con raffiche di quasi 150 chilometri all’ora”.

Mirrote colpita parzialmente

Abbiamo raggiunto telefonicamente don Filippo Macchi, missionario fidei donum in Mozambico insieme a don Angelo Innocenti, per capire com’è la situazione nella missione di Mirrote dove operano i fidei donum della Diocesi di Como. Don Filippo ci ha raccontato di come la parrocchia sia stata colpita meno violentemente rispetto ad altre zone della Diocesi, ma i problemi non mancano come ci racconta lui stesso:

Pensavamo di vivere una quaresima normale, anzi, desideravo che la gente della nostra parrocchia capisse l’eccezionalità di questo tempo penitenziale nell’anno di Grazia. Tanto per cambiare, la realtà ci supera: un altro ciclone, il terzo in quattro mesi, ha colpito la provincia di Nampula e il nostro territorio si è trovato sotto l’acqua.
Due giorni e due notti di pioggia e raffiche di vento, poi la pioggia torrenziale ha continuato in modo discontinuo. Acqua dal cielo, terreno che già prima era pieno d’acqua ed ha iniziato a franare , fiumi carichi che si sono ingrossati. I due aspetti peggiori delle piogge in questo mese sono l’inondazione delle strade e la rovina dei campi, ora che già alcuni si preparavano al raccolto. Ora le piante di miglio sono cadute con la spiga, e sarà difficile sfuggire alla fame.
Diverse persone hanno perso la casa, già precaria.

Nelle diocesi di Nacala e di Nampula alcune strutture sono state scoperchiate dalla furia del vento, da noi a Mirrote il danno principale l’ha fatto un fulmine che ci ha lasciato senza pannelli solari: andiamo avanti con il generatore. Per qualche giorno resteremo isolati (per fortuna le linee telefoniche funzionano), solo le moto riescono ad arrivare alla cittadina di Namapa dove la distruzione è peggiore. La strada asfaltata è bloccata in diversi luoghi: i ponti soprattutto. Qui l’arte mozambicana di arrangiarsi si esprime al meglio, con barcaioli in piena attività e, in un punto, anche un sistema di doppie corde per attraversare il fiume. Chi riesce a lanciarsi come Indiana Jones prende un trasporto sull’altra riva e continua il viaggio.

Noi preti avevamo i nostri piani, che sono saltati. Abbiamo nuovi grattacapi e altri poveri che busseranno alla porta. Dovremo fare un esercizio supplementare di speranza e ricordarci, una volta di più, di cosa è irrinunciabile. Le disgrazie, forse, ci renderanno pronti ad accogliere la Grazia.

don Filippo Macchi
missionario fidei donum in Mozambico

Come aiutare

Tra i progetti della Quaresima missionaria 2025 il Centro missionario diocesano aveva previsto, su indicazione dei nostri missionari, alcuni interventi a favore della missione di Mirrote e della Diocesi di Nacala per far fronte ai danni provocati dai precedenti cicloni. Chi volesse contribuire può farlo a questi estremi:

come donare – versamenti bancari
Intestare a: Diocesi di Como – Ufficio Missioni
Banca Popolare di Sondrio – Como Ag. N. 1
IBAN: IT23 Y056 9610 9010 0000 9015 X65
Specificare dettagliatamente la causale.