Sono 1263 i fedeli della diocesi di Como che, dal 18 al 21 settembre, condivideranno il pellegrinaggio giubilare a Roma guidato dal vescovo, cardinale Oscar Cantoni: fra loro 54 sacerdoti e 17 seminaristi.

«Il pellegrinaggio – ricorda il cardinale Cantoni – è espressione di chi va alla ricerca del senso della vita, fatta di gioie e difficoltà, un itinerario che ci fa intravvedere la meta: l’incontro vivo, personale e comunitario, con il Signore Gesù, porta di salvezza (cfr Gv 10, 7.9). Questo anno giubilare ci aiuta a comprendere che la Speranza, donataci da Dio assieme alla Fede e alla Carità – conclude il Vescovo Oscar –, non è semplice ottimismo ma consolazione cristiana e ricerca della vera pace». «La risposta all’invito a partecipare è stata al di sopra di ogni attesa – osserva don Cesare Bianchi, delegato diocesano per il Giubileo –. La nostra vasta diocesi è rappresentata in tutte le sue articolazioni territoriali: l’intera Chiesa di Como si farà pellegrina nel solco della speranza che non delude». In vista del pellegrinaggio, ricorda il delegato diocesano, «è importante che i partecipanti possano prepararsi a ricevere la grazia del Giubileo con un momento penitenziale, attraverso la preghiera e la confessione personale».

Questi i vicariati presenti al pellegrinaggio. In provincia di Como: Como, Monteolimpino, Lipomo, Rebbio, San Fermo, Olgiate-Uggiate, Fino Mornasco, Cermenate, Lomazzo, Cernobbio, Castiglione Intelvi, Lenno e Menaggio, Gravedona. In provincia di Lecco: Mandello. In provincia di Sondrio: Chiavenna, Gordona, Colico, Morbegno, Sondrio, Tresivio, Tirano-Grosio, Bormio. In provincia di Varese: Canonica e Cittiglio, Marchirolo. I pellegrini saranno suddivisi in 26 pullman e alloggeranno in 22 strutture tra alberghi e case religiose in Roma.
Tutti i partecipanti sono invitati a iscriversi al canale WhatsApp “Pellegrinaggio giubilare Diocesi di Como”, attivato per le informazioni e gli aggiornamenti. Inquadra il QRCode pubblicato al piede della locandina con il programma dettagliato. Oppure cliccando su questo link: https://whatsapp.com/channel/0029VbB4i2C6LwHrx4ksYl1b

Il pellegrinaggio, giovedì 18 settembre, si aprirà, alle ore 16.00, con la celebrazione eucaristica nel Duomo di Orvieto. «I pellegrini partiranno da diversi punti della Diocesi per convergere a Orvieto. La scelta di iniziare il pellegrinaggio da qui – è la spiegazione di don Bianchi – è stata dettata dalla volontà di sottolineare e riscoprire l’importanza della centralità dell’Eucaristia nella vita cristiana. Nel Duomo di Orvieto, infatti, c’è la Cappella del Corporale, costruita a metà del XIV secolo. In questa Cappella si conserva la preziosa reliquia del Sacro Lino del miracolo eucaristico di Bolsena, a seguito del quale fu istituita la solennità del Corpus Domini». Concelebreranno con il cardinale Cantoni il Vescovo di Orvieto, monsignor Gualtiero Sigismondi, e tutti i sacerdoti presenti al pellegrinaggio. «Si narra che un sacerdote boemo, Pietro da Praga, nutrisse molti dubbi sulla transustanziazione, cioè sul fatto che l’ostia, al momento della consacrazione, divenisse il Corpo di Cristo – spiega don Bianchi –. Nel 1263, durante un pellegrinaggio verso Roma, si fermò a Bolsena. Mentre celebrava la Messa nella chiesa di Santa Cristina, gocce di sangue scesero dall’ostia che teneva in mano e andarono a bagnare il corporale, cioè il tessuto di lino utilizzato durante le celebrazioni liturgiche. Papa Urbano IV, che si trovava ad Orvieto, conosciuto l’episodio miracoloso, fece trasportare il Sacro Lino in città e, con la bolla Transiturus nel 1264, istituì la festa del Corpus Domini». Al termine della celebrazione i partecipanti proseguiranno il viaggio per raggiungere in serata Roma.

La mattina di venerdì 19 settembre, i fedeli raggiungeranno la Basilica Papale di San Paolo Fuori le Mura ove è prevista la celebrazione della Santa Messa, alle ore 10.00, presieduta dal nostro Vescovo. Nel pomeriggio, sempre nella Basilica di San Paolo, per tutti i pellegrini è in programma l’Adorazione Eucaristica, animata dai seminaristi e presieduta dal cardinale Cantoni. «Inizialmente – precisa don Cesare – questo momento era previsto nella parrocchia Regina Pacis nel quartiere di Monteverde (di cui il nostro cardinale è titolare), ma visto l’imponente numero di pellegrini, per motivi logistici e di capienza si è optato per questa soluzione». Al termine dell’Adorazione, i partecipanti avranno tempo libero per visitare la città e rientreranno nelle strutture dove sono accolti per il pernottamento.

Nell’intenso programma giubilare, particolarmente significativa sarà la mattina di sabato 20 settembre nella Basilica di Santa Maria Maggiore, con la recita, alle 9.00, del Rosario nella Cappella paolina, al cospetto dell’effigie di Maria Salus Populi Romani (nella foto). Alle 10.00 la celebrazione della Santa Messa, presieduta dal Vescovo Oscar e la preghiera personale sulla tomba di papa Francesco. Al termine, ogni gruppo di pellegrini seguirà il programma predisposto dal proprio referente.

Domenica 21 settembre tutti i pellegrini attraverseranno insieme la Porta Santa di San Pietro: «tale cammino, guidato dal nostro Vescovo – sottolinea don Cesare – sarà scandito da canti e preghiere che ci introdurranno al significato dell’attraversare la Porta Santa: un momento di incontro vivo e personale con il Signore Gesù». Alle ore 10.30 è prevista la celebrazione eucaristica presso l’Altare della Confessione nella Basilica Vaticana: fra i concelebranti il Vescovo di Como, cardinale Oscar Cantoni. Al termine, tutti i pellegrini confluiranno in piazza San Pietro per partecipare alle ore 12.00 alla preghiera mariana dell’Angelus e ascoltare le parole che il Santo Padre Leone XIV rivolgerà ai presenti. Successivamente i pellegrini raggiungeranno i loro pullman e ci si avvierà sulla strada del rientro.

«In questi mesi – racconta don Cesare – il Comitato del Giubileo unitamente all’Ufficio Liturgico Diocesano e all’Ufficio Pellegrinaggi hanno collaborato intensamente e proficuamente per predisporre programmi, celebrazioni, sussidi, alloggi con sopralluoghi e contatti con tutti gli organismi coinvolti al fine di poter offrire a tutti i pellegrini un’esperienza significativa dal punto di vista della fede e adeguatamente organizzata per favorire una partecipazione ordinata e serena». Ogni pullman avrà un capogruppo- referente che farà da riferimento per ogni necessità e offrirà le indicazioni giornaliere per i vari appuntamenti previsti, animerà i momenti di preghiera durante il viaggio, curerà i vari spostamenti del gruppo per la partecipazione alle celebrazioni e la visita alla città nei momenti liberi. Ogni pellegrino nel giorno della partenza riceverà un foulard come segno identificativo del gruppo, un pass di riconoscimento ed un sussidio per la preghiera e le celebrazioni. «Tutto è ormai pronto e definito nei dettagli per vivere nelle disposizioni migliori questa esperienza di fede nell’anno giubilare – dice don Cesare –. Il pellegrinaggio esprime, come ci ricorda la Bolla Spes non Confundit al n.5 un elemento fondamentale di ogni evento giubilare. Mettersi in cammino è tipico di chi va alla ricerca del senso della vita. Il pellegrinaggio favorisce molto la riscoperta del silenzio, della fatica, dell’essenzialità. Il pellegrinaggio alla tomba degli Apostoli e alla Porta Santa saranno l’occasione per ristorare il cammino di fede e abbeverarsi alle sorgenti della speranza. Visto il consistente numero di partecipanti sarà richiesto a ciascuno qualche sacrificio e un po’ di pazienza. L’auspicio per tutti i pellegrini che parteciperanno – conclude il referente diocesano del Giubileo – è che possano vivere in pienezza questa esperienza di fede, abbiano la capacità di affidarsi al Signore Gesù, àncora di salvezza in mezzo alle acque agitate della vita e che si lascino attrarre dalla speranza perché esprime l’amore che non delude, permettendo di vivere un’esistenza migliore».











