Dal 5 al 7 dicembre 2025 il Vicariato di Gravedona accoglierà la Visita Pastorale del Vescovo, il cardinale Oscar Cantoni, un’occasione preziosa di incontro, ascolto e condivisione per tutta la comunità. Si tratta dell’ultima tappa di un percorso iniziato due anni fa e che ha portato il Vescovo a incontrare tutti i Vicariati della Diocesi. Un cammino che ha preso le mosse dalla consegna del Libro sinodale e che ha avuto come riferimenti tre dimensioni: missionarietà, ministerialità, sinodalità.

La realtà del Vicariato
«L’incontro con il Vicariato di Gravedona – ci ricorda il vicario foraneo don Tiziano Raffaini – era calendarizzato nella scorsa primavera. La scomparsa di papa Francesco e la partecipazione del nostro Vescovo al Conclave che ha portato all’elezione di papa Leone XIV ha richiesto, necessariamente, una modifica»
Sempre don Raffaini ci racconta la realtà che si prepara ad accogliere il Vescovo. «Sono ormai dieci anni che il Vicariato di Gravedona ha intrapreso un nuovo percorso – spiega –, costituendo le attuali cinque comunità pastorali: Comunità San Luigi Guanella (Cremia, Musso, Pianello del Lario), Comunità Valle Albano (Dongo, Stazzona, Germasino, Garzeno, Catasco), Comunità San Francesco Spinelli (Gravedona, Consiglio di Rumo – Brenzio, Peglio – Livo, Dosso del Liro – Traversa), Comunità di Domaso-Vercana e Comunità di Gera Lario, Montemezzo, Sorico, e Albonico». Il territorio è vastissimo: «si estende per 37 chilometri, da Cremia a Dascio: 16 comuni, in 240 Kmq, in cui vivono circa 16.500 abitanti. È bene ricordare che sino al 1986 le parrocchie erano 24, ridotte ora a 18».
In questi mesi di preparazione «ci siamo impegnati nel far comprendere le tre dimensioni indicate dal Libro sinodale – riprende don Tiziano – e, pur nelle difficoltà e nella necessità di aumentare il coinvolgimento delle persone, a partire dai più giovani, ci sono alcuni segnali interessanti, di comunità che vogliono essere attive e vivaci». Per esempio il “Percorso Alpha” (con modalità nuove per l’evangelizzazione); l’esperienza “Chiese Aperte” (per valorizzare il notevole patrimonio di fede e arte del territorio); la nascita del gruppo scout Agesci Alto Lario 1; la ripartenza, da tre anni, del Centro di Ascolto Caritas del Vicariato (che collabora con le altre realtà di solidarietà presenti sul territorio); l’incontro con le comunità migranti presenti nelle comunità; l’intitolazione a don Roberto Malgesini dell’Istituto Comprensivo di Gravedona.

Il programma della Visita pastorale
Questo, dunque, il contesto che si prepara ad accogliere il cardinale Cantoni. In preparazione alla Visita, lo scorso 28 novembre, nella chiesa di Santo Stefano a Sorico, si è tenuta la celebrazione penitenziale. Ecco, invece, il programma dei prossimi giorni.
- La giornata di venerdì 5 dicembre, alle 9.30, a Domaso, nella chiesa di San Bartolomeo, il Vescovo dialogherà con il clero del Vicariato, condividendo riflessioni pastorali e iniziative comuni. Alle 30, la comunità si ritroverà a Gravedona, nel complesso del battistero di Santa Maria del Tiglio e della chiesa di San Vincenzo, per l’apertura ufficiale della Visita Pastorale. Sarà un momento significativo, simbolico e comunitario, per affidare al Signore le giornate di incontro che seguiranno.
- La Visita proseguirà sabato 6 dicembre. Alle 30, all’oratorio di Pianello del Lario, si terrà l’assemblea comunitaria, durante la quale il Vescovo incontrerà fedeli, operatori pastorali, volontari e tutti coloro che desiderano partecipare. Un momento importante per condividere la vita delle comunità parrocchiali, le loro speranze e le loro sfide.
- La Visita Pastorale si concluderà domenica 7 dicembre, con la celebrazione della Santa Messa alle ore 10.30 nella chiesa di Santo Stefano a Dongo. A seguire, il Vescovo incontrerà adolescenti e giovani in oratorio, condividendo con loro un momento di dialogo e poi il pranzo comunitario.

Le prospettive al termine della Visita pastorale
«La Visita pastorale – è il pensiero del delegato vescovile alla Visita e Vicario episcopale per la Pastorale, monsignor Alberto Pini – è stato un vero e proprio pellegrinaggio attraverso le diverse comunità, parrocchie e realtà della nostra Diocesi. Ci ha permesso di conoscere ancora di più il tanto buono che ha trovato nuovi stimoli e sollecitazioni. I frutti della Visita si potranno vedere e cogliere nei prossimi anni. Come ha più volte ribadito il Vescovo Oscar nel corso degli incontri e delle assemblee con gli operatori pastorali e il popolo di Dio, la Visita è stata occasione per comprendere cosa il Signore fa nella vita di ciascuno, per poi domandarsi in che modo mettersi a servizio dei fratelli. Sono certo – conclude don Alberto – che i giorni condivisi durante il tempo delle Visite ci hanno insegnato uno stile: quello della sinodalità, del camminare insieme. Una modalità che permette di affrontare anche i momenti di difficoltà e che ci aiuta a costruire una Chiesa aperta alle novità che Dio pone sul nostro cammino».








