«Vorrei esprimere solo una cosa al termine di questo nostro incontro… E cioè ¨la mia certezza di aver ricevuto molto di più di quello che ho potuto dare! Desidero invocare la benedizione di Dio Padre su tutti noi e sul mio fratello Oscar che è un amico, al quale voglio bene e che merita tutto il vostro affetto, il vostro ascolto, la vostra dedizione».

foto-vescovoE’  stato un abbraccio caldo e fraterno quello che la diocesi di Como – presente con quasi tremila fedeli e circa 300 sacerdoti, domenica 13 novembre, in Cattedrale- ha riservato a monsignor Diego Coletti, nel giorno in cui il Vescovo, che l’ha guidata per quasi dieci anni, si è ¨congedato per “raggiunti limiti di età”. «E’ difficile condensare in pochi concetti il tempo vissuto, così intensamente e appassionatamente, in diocesi di Como – ha detto monsignor Coletti poco prima della Santa Messa di ringraziamento, al termine del suo episcopato e a chiusura dell’Anno Santo della Misericordia, con il canto del Magnificat -. Una Chiesa, questa comense, vasta, differenziata, con molte luci e qualche ombra, con alcune difficoltà ma custode di una ricchezza indescrivibile, fatta di testimonianze di santità  e di persone buone. Questi anni mi hanno edificato e accresciuto».

La commozione del vescovo Diego al termine della Celebrazione.

Il saluto è giunto nel giorno della chiusura dell’Anno Santo, «occasione di conversione del cuore, di presa di coscienza delle proprie fragilità  e del bisogno di essere perdonati»  ha osservato ancora monsignor Coletti. In questi mesi abbiamo acquisito la consapevolezza che non siamo eroi, ma ci siamo riscoperti piccoli e bisognosi di misericordia. Soprattutto abbiamo compreso quanto Dio sia capace di perdono, sempre pronto a scommettere su di noi, nella speranza di un uso positivo della nostra libertà».

Il tema è stato ripreso dal Vescovo Diego anche nell’omelia.

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Al termine della Santa Messa l’amministratore diocesano monsignor Carlo Calori ha letto un testo di ringraziamento al Vescovo Diego, al quale la Chiesa di Como ha fatto dono di un tabernacolo, che verrà  posto nella cappella della casa di Laino, dove monsignor Coletti andrà  a risiedere.

tabernacolo