È stato il sindaco Mario Lucini a dare il benvenuto della città di Como al vescovo Oscar al suo ingresso in città, nel primo pomeriggio di domenica 27 novembre.

“A nome dei cittadini tutti – ha dichiarato il primo cittadino a Porta Torre – sono lieto ed onorato di darle il benvenuto in questa città e in questa Diocesi. Direi, anzi, un bentornato nella terra in cui sono le sue radici che lei conosce bene… Siamo certi che sulle ombre del suo predecessore Diego, saprà affrontare la missione episcopale con apertura e lungimiranza, con la ricchezza di un’esperienza maturata e temprata in ruoli, non solo ecclesiali, di vicinanza alla comunità…”

Già la sua decisione di incontrare questa mattina i giovani e il mondo della carità Comasca mi sembrano significativi di una sensibilità a riconoscere questi due grandi ambiti come punti snodo della realtà in cui viviamo”.

“In questa terra Comasca – ha concluso Mario Lucini -, complessa ma anche forte, ricca di potenzialità e capacità di lavoro, di intelligenze, di umanità, di slanci, non le mancherà sostegno di quanti condividono la speranza in un mondo nuovo e fraterno…”

“Attraverso di lei – la risposta di mons. Cantoni – vorrei qui raggiungere tutti i cittadini comaschi, sia quelli originari di questa terra, sia quanti, nel corso degli anni, si sono aggiunti, provenienti da ogni parte dell’Italia e del mondo”.

“Como è diventata una città multietnica, perciò multiculturale e multireligiosa, vorrei far pervenire a tutti il mio augurio di pace, di prosperità e di gioia. Al di là del credo religioso di ciascuno e anche degli orientamenti personali, vorrei che questo saluto fosse inteso come l’espressione della simpatia che nutro verso queste persone, essendo tutti figli amati da Dio e perciò nostri fratelli…”

Da mons. Cantoni anche il richiamo a valore di una città viva e dinamica, nelle sue molteplici articolazioni sociali, articolazioni che ne costituiscono essenziale ricchezza.