«Le Province? Al momento, oltre che continuare ad esistere manterranno anche la denominazione attuale. Tutto da verificare è, invece, se proseguirà il loro processo di aggregazione. Processo che però, al momento, ritengo subirà un inevitabile stop». A dichiaralo al Settimanale , a margine dello spoglio delle schede che ha portato al rinnovo, lo scorso 8 dicembre, del Consiglio provinciale è la presidente Maria Rita Livio. «L’esito del referendum costituzionale – aggiunge Maria Rita Livio – ha fatto sì che venisse in parte fermato il compimento finale della riforma prospettatta dalla Legge Delrio. Riprendiamo quindi il nostro lavoro nel segno della continuità, con maggiore forza e passione inalterata».
Ma quali sono i compiti a cui oggi è chiamata Villa Saporiti? ««La Provincia – prosegue Maria Rita Livio – si occupa di strade e trasporti pubblici; scuole superiori; ambiente e pari opportununtà tramite l’eliminazione di qualsiasi forma di discriminazione dentro il mondo del lavoro. Funzione, quest’ultima, che assolviamo attraverso il nostro servizio legale interno e che pertanto, contrariamente rispetto alle altre che ho citato, non comporta oneri di spesa. Per assolvere al meglio i compiti a cui siamo chiamati abbiamo però bisogno che lo Stato non ci porti via le nostre entrate tributarie. Negli ultimi tre anni per diminuire il debito pubblico e far quadrare i conti a livello nazionale siamo stati privati di milioni di euro. Se guardiamo al solo 2016 la Provincia di Como ha dato all’Italia qualcosa come 36 milioni di euro… Poco meno l’anno precedente: 27…»
Quali sono le priorità d’azione che dovranno riguardare il Comasco?
«Ne evidenzio due, ugualmente importanti: mettere in sicurezza le scuole superiori, quante ne sarà possibile e in tempi medio brevi, e la messa in sicurezza delle strade provinciali maggiormente dissestate. Obiettivi per i quali abbiamo già provveduto ad investire, nel 2016, somme importanti».
Restando sull’edilizia scolastica quali sono le condizioni degli edifici scolastici?
« Nel complesso possiamo dire che lo stato delle scuole comasche si presenta oggi abbastanza buono in confronto ad altre realtà del nostro Paese. La nostra priorità attuale riguarda la messa in sicurezza dell’esistente, mentre non è in calendario la realizzazione di nuove strutture, al momento non necessarie. Abbiamo edifici che dovranno essere adeguati alle nuove normative anticendio subentrate nel corso degli ultimi anni».
E per quanto riguarda la rete stradale?
«La condizione delle strade non è ovunque felice, in special modo lungo percorsi più periferici e di montagna. Una delle operazioni che abbiamo già avviato riguarda la sostituzione di tratti di guardrail ormai inutilizzabili, la sistemazione di banchine dissestate e la messa in sicurezza di muretti di sostegno. Tra le nostre priorità c’è anche la sistemazione del ponte presente in località Isella, a Cantù che ha bisogno di un intervento di manutenzione straordinaria molto importante, visto che ha oltre cento anni… Nel merito l’ipotesi è quella di un suo completo rifacimento, onde evitare il rischio di cedimenti strutturali, pur non essendo oggi in pericolo, ma soggetto a limitazione viabilistica. Ad ogni modo nostri tecnici stanno effettuando tutte le verifiche del caso».