Pubblichiamo di seguito il testo inviato dal vescovo di Lugano, Valerio Lazzeri, ai partecipanti al momento di preghiera organizzato dalla parrocchia di Balerna per ricordare il giovane migrante rimasto ucciso – lunedì 27 febbraio – sul tetto di un treno partito da Milano e diretto in Svizzera.
A questo link l’articolo sulla veglia di lunedì 6 marzo (clicca qui)
Carissimi amici,
Vi siete radunati nel luogo dove una settimana fa si è conclusa nel modo più tragico è impressionante che si possa immaginare una vicenda che deve rimanere infissa nella nostra coscienza e tenerci in uno stato permanente di riflessione sul nostro modo di rispondere a una delle sfide più grandi del nostro tempo.
Veniva dal mali, era un giovane sui vent’anni, nessuno di noi lo conosceva personalmente, ma qualcuno nel suo paese o da qualche altra parte del mondo piange la perdita del proprio figlio, del proprio fratello, del proprio parente o amico, unico e insostituibile.
La sua sete di vita, di futuro e di felicità non gli ha fatto vedere il pericolo a cui si esponeva. E tuttavia la sua morte non ci parla tanto di un’imprudenza giovanile. Ci mette davanti agli occhi, in maniera sconcertante e concreta, l’abisso tra i sogni che il nostro mondo suscita in chi lo guarda da fuori, da una condizione di esclusione, di guerra, di povertà e di ingiustizia, e la nostra tremenda fatica ad aprire la porta di casa, almeno per ascoltare e accogliere il grido della disperazione.
Sono contento di questo momento di riflessione e preghiera. Mi dispiace di non poter partecipare personalmente, essendo impegnato fuori Cantone per un incontro con gli altri Vescovi Svizzeri. Voglio però assicurarvi la mia vicinanza e la mia presenza.
Portiamo nel cuore il ricordo di questo migrante sconosciuto, di cui non ci sono note né la storia né la religione. L’immagine della sua fine crudele ci spinga a fare più generosamente spazio in noi al dramma in atto, perché sappiamo trovare parole e gesti di umanità, pensieri costruttivi e progetti di solidarietà e, a ogni livello, una più consapevole, degna e concertata risposta umana e civile a quanto sta accadendo anche nel nostro paese.
† Valerio Lazzeri
Vescovo di Lugano