A Livigno, al secondo piano della struttura denominata “Casa della Sanità”, è nato, in via sperimentale, un “Punto Famiglia”. Si tratta di un progetto, allestito dall’amministrazione cittadina, che vede la luce grazie a al protocollo d’intesa fra Asst Valtellina e Alto Lario, Comune di Livigno e Comunità Montana Alta Valtellina. Sarà un centro di ascolto, attivo il martedì e il giovedì, dalle ore 9.30 alle ore 12.30 e dalle ore 14.00 alle ore 16.00, a partire dal 2 maggio, con la presenza di una psicologa e di un’assistente sanitaria. L’accesso è gratuito e senza impegnativa da parte del medico curante.
«“Mission” degli operatori del “Punto Famiglia” – spiegano i promotori – sarà l’ascolto delle richieste che arrivano da persone con disabilità, da anziani, da portatori di patologie croniche in situazioni di fragilità, da persone in stato di disagio e dai loro famigliari, orientandoli, e accompagnandoli verso i servizi sanitari, socio sanitari e sociali del territorio più appropriati rispetto ai bisogni espressi».
Fondamentale il lavoro di rete con l’Ufficio di Piano, che ha sede a Bormio, ma anche con il consultorio famigliare, i servizi di neuropsichiatria, di vaccinazioni, di dipendenze e il centro psicosociale, già attivi nella Casa della Sanità livignasca (che così punta a diventare Presidio socio sanitario territoriale). Garantito il raccordo con Comune, scuole, parrocchia, servizi per l’infanzia (dal nido al pediatra), le associazioni aggregative, culturali e sportive, il mondo del volontariato, la rete medica di base, i gruppi di auto-mutuo aiuto.
Livigno, quasi 6500 residenti (senza contare le punte stagionali estate-inverno), fra i comuni italiani della fascia oltre 5mila abitanti, è in seconda posizione, a livello nazionale, per natalità (con un tasso del 16%) e per età media più bassa (la popolazione ha mediamente 34 anni). In Lombardia è il Comune con il minor numero di divorziati (l’1,5%) e il maggior numero di componenti per nucleo familiare. «Ricordiamo – aggiungono dalla Asst Valtellina e Alto Lario – che nella “Casa della Sanità” continuano ad essere garantiti i servizi di Primo Intervento, di Ginecologia e Ostetricia, per un totale di 1410 prestazioni l’anno, di Neuropsichiatria infantile con 100 bambini seguiti per circa 1000 prestazioni l’anno, di Cardiologia, Sert e Centro psico-sociale, oltre al servizio vaccinazioni che, nei primi tre mesi dell’anno in corso, ha già erogato 400 prestazioni contro le 700 dell’intero 2016».