Giovedì 31 agosto ricorre la festa di Sant’Abbondio, patrono della città di Como e compatrono della diocesi. Come tradizione da alcuni anni due saranno i momenti di incontro e preghiera, presieduti dal vescovo, monsignor Oscar Cantoni, per vivere la solenne celebrazione del santo presule, pastore della Chiesa comense nel V secolo d. C. (fu consacrato sulla cattedra episcopale nel 440).
Mercoledì 30 agosto, alle ore 20.30, presso la Basilica di Sant’Abbondio, il Vescovo Oscar presiederà il Vespri solenni. In questa occasione rivolgerà il suo discorso alla Città. A seguire, un breve intrattenimento musicale dal titolo “L’esperienza musicale cristiana nel mondo”. Al termine un rinfresco per tutti i presenti.
Giovedì 31 agosto, al mattino, si svolgeranno i tradizionali pellegrinaggi delle parrocchie della città presso la Basilica del Santo, con celebrazione della Santa Messa. Alle ore 8.00 l’Eucaristia sarà presieduta e animata dalla comunità pastorale “Beato Giovanni Battista Scalabrini”; alle ore 9.00 dalle parrocchie di Sant’Agata e Sant’Orsola; alle ore 10.00 dalla parrocchia di San Giorgio; alle ore 11.00 dalla parrocchia della Santissima Annunciata.
Alle ore 17.00 del 31 agosto il solenne pontificale presieduto dal Vescovo Oscar si terrà in Cattedrale. Tutti sono invitati a partecipare numerosi, anche perché la festa del patrono sarà anche occasione per salutare e ringraziare il Vicario Generale monsignor Giuliano Zanotta (e con lui i componenti del precedente Consiglio episcopale) che conclude il proprio servizio pastorale, consegnandolo nelle mani di don Renato Lanzetti, che assumerà l’incarico a partire dal 1 settembre.
Sempre giovedì 31 agosto, in serata, alle ore 21.00, nella Basilica di Sant’Abbondio, la festa del patrono si concluderà con un omaggio di musica e canto con l’esecuzione di opere di Pergolesi, Mozart e Donizetti. Il concerto è a cura del “Quartetto Bakura” (archi) e del “Trio Melpomene” (soprano Hiroko Ito, organo Andrea Schiavio, clarinetto Enrico Sibona).
«Festeggiare il Santo Patrono. Questo si appresta a fare la nostra Diocesi di Como – osserva don Andrea Messaggi, rettore della basilica –. E perché la festa sia vera occorre riandare al rapporto fra Abbondio e la nostra diocesi, tra Abbondio e la nostra fede. In cosa sollecita la persona di Sant’Abbondio la nostra fede? Se rileggiamo una tante brevi biografie che si trovano troviamo scritto così: “La tradizione racconta che egli fosse greco, in particolare originario di Salonicco, ma a tal riguardo vi sono ancora dei dubbi, data l’origine latina del nome. Purtroppo sconosciuti sono il luogo e la data di nascita, una data importante nella sua vita è rappresentata dal 17 novembre dell’anno 440, in questo giorno Abbondio ricevette la consacrazione episcopale dal vescovo Amanzio. Egli però non si dedica direttamente alla diocesi in quanto in quel periodo Leone I Magno lo manda a Costantinopoli dall’imperato dell’epoca, ossia Teodosio II come legato pontificio. E fu proprio lì che Abbondio si adoperò per ripristinare l’unione nella fede dopo un lungo contrasto a livello dottrinale. Nel 450, una volta morto l’imperatore Teodiosio II, Abbondio, presso la città di Costantinopoli trova Marciano il suo successore e a costui insieme ai fedeli, al clero, ai vescovi e ai monaci ripropone la dottrina cattolica. Riesce cosi a portare a termine la sua missione riuscendo a far accettare tale documento da tutti i vescovi presenti in Oriente. Fu così accolto festosamente, nel 451, a Roma, Abbondio. In seguito esegui una missione simile nell’Italia Settentrionale. Fu un vero e proprio missionario annunciando la Parola di Dio in zone montuose e, città come Lugano e posti non ancora raggiunti dal Cristianesimo. Divenne cosi un vero e proprio predicatore del Vangelo. Muore il giorno in cui ricadeva la Santa Pasqua, proprio dopo aver reso nota la Parola di Dio. Sant’ Abbondio viene festeggiato tutti gli anni, il giorno che si commemora questo santo è il 15 aprile. Anche se Martyrologium Romanum lo commemora il 2 aprile, mentre in Diocesi di Como si festeggia il 31 di agosto“».
Due, per don Messaggi, le caratteristiche e emergono da questa biografia: «Abbondio è uomo che lavora instancabilmente per l’unità e l’integrità della fede, in un tempo in cui era facile cercare di usare la fede per giustificare il proprio potere e le proprie idee. Abbondio è missionario, cioè consapevole che la fede è dono prezioso per ogni uomo, e che l’annuncio del Vangelo è portatore di vita nuova per l’uomo che lo ascolta».
La sera del 30 agosto sarà distribuita una copia del Messaggio del Vescovo alla Città a sarà a disposizione l’immaginetta con la preghiera a Sant’Abbondio scritta da monsignor Cantoni.