L’esortazione apostolica “Evangelii Gaudium” di papa Francesco è il punto di riferimento scelto da monsignor Oscar Cantoni, vescovo della Chiesa di Como, di cui è nativo e dove ha fatto il suo ingresso da Pastore il 27 novembre 2016, per il suo primo messaggio rivolto alla città e alla diocesi in occasione della festa del patrono Sant’Abbondio. “La convivialità delle differenze: uno stile nuovo di umanità”: questo il titolo del testo diffuso ieri, durante la celebrazione dei Primi Vespri, e rivolto «alle famiglie – scrive il Vescovo Cantoni – ma anche a quanti sono in particolari situazioni di sofferenza», così come «vorrei farmi vicino  a quanti si impegnano ogni giorno per il bene comune e si prodigano nelle realtà civili e del volontariato, per rendere la nostra Città più bella, abitabile e accogliente», nel suo essere intreccio di «persone, culture, religioni, civiltà».

La statua di Sant’Abbondio, del 1490, nell’omonima basilica dedicata al Santo, a Como

Il messaggio ha i suoi quattro cardini nelle espressioni-chiave della “Evangelii Gaudium”, «la magna charta dell’attuale pontificato» la definisce monsignor Cantoni: “l’unità prevale sul conflitto”; “il tutto è superiore alla parte”; “il tempo è superiore allo spazio”; “la realtà supera l’idea”. Il testo magisteriale viene calato nella realtà locale. Como, terra di frontiera, nell’ultimo anno è diventata crocevia delle rotte migranti. Incessante il flusso di uomini e donne, spesso intere famiglie e ragazzi minori, che cercano qui il passaggio verso il Nord Europa. Una fragilità, quella dei “migranti transitanti”, che si aggiunge alle povertà storiche e a quelle nuove (disoccupazione, dipendenze, disagio, instabilità della famiglia). «Se cerchiamo il bene – sollecita il Vescovo – dobbiamo puntare decisamente a un patto di “amicizia sociale”». Per affrontare le difficoltà servono «progettualità e soluzioni progressive», tenendo nella giusta considerazione le istanze di tutti, senza ingenerare inutili allarmismi. Ribadita la «politica dei ponti», necessaria anche in ambito culturale, per non cedere alle «ideologie personalistiche» che relativizzano tutto, a partire dalla stessa natura maschile e femminile dell’umanità. In chiusura di messaggio, il Vescovo Cantoni affida al patrono Abbondio «i cittadini e gli amministratori, perché siano capaci di scelte di dialogo e lungimiranti, a salvaguardia della dignità di famiglie, giovani, anziani e poveri».

Giovedì 31 agosto, in Cattedrale, alle ore 17.00, monsignor Cantoni presiederà il pontificale solenne.

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