La rinascita dopo un lutto, in raccoglimento, preghiera, con lo sguardo proteso verso il prossimo. È la realtà dell’Ordo Viduarum, ordine noto fin dai tempi apostolici, al quale appartengono vedove che intendono permanere nello stato di vita vedovile in forma definitiva. Per questo chiedono la benedizione della propria condizione, offrendo a Cristo e alla Chiesa le proprie energie e disponibilità.
L’Ordo Viduarum è una realtà presente in molte diocesi italiane, soprattutto al sud. Non è ancora nato a Como, ma da due anni ormai qualcosa si sta muovendo.

Un “cammino” iniziato formalmente il 27 novembre 2015 «una data importante per la Famiglia Vincenziana – spiega al Settimanale padre Francesco Gonella, dei Padri della Missione di san Vincenzo de’ Paoli, che in questi anni ha accompagnato il percorso di un gruppo di vedove – perché in quella occasione celebriamo la festa della Beata Vergine Maria immacolata della medaglia miracolosa. Contestualmente abbiamo deciso di dare un nome a questo gruppo: “S. Luisa”, in onore di Santa Luisa de Marillac, anche lei sposa, madre e in seguito vedova, fondatrice con S. Vincenzo de’ Paoli della Compagnia delle Figlie della Carità».

Le componenti del gruppo “S. Luisa” durante uno dei loro incontri

Un percorso, scandito da appuntamenti mensili di preghiera e di approfondimento, mettendo a fuoco in particolare quanto dicono le Sacre Scritture, i Padri della Chiesa e il Magistero rispetto allo stato vedovile. Ed ecco che alcuni mesi fa cinque vedove del gruppo decidono di avanzare direttamente al vescovo la richiesta di far parte dell’Ordo Viduarum.

«La risposta del vescovo di Como mons. Oscar Cantoni è stata concreta – prosegue padre Francesco – da un lato affidando ad esperti di Diritto Canonico la stesura di uno statuto e all’Ufficio liturgico la preparazione del rito di benedizione per le vedove; dall’altro incontrando singolarmente le vedove per accoglierne la vocazione. (…). Una data ancora non c’è, sarà il vescovo a stabilirla, ma potrebbe avvenire nel corso della prossima Quaresima o in coincidenza con la S. Pasqua».
Che cosa cambierà nella vita delle vedove che entreranno a far parte del nuovo Ordine? «Le componenti dell’Ordo Viduarum non saranno chiamate a vivere insieme – aggiunge il religioso – . Continueranno la vita in famiglia, assolvendo i loro doveri di madri, di nonne; proseguiranno il loro impegno all’interno della comunità cristiana a cui appartengono. Concretamente manterranno una vita di preghiera e di carità, che potrà trovare espressione nell’attività di volontariato presso la parrocchia o altre realtà sociali. Lo stesso gruppo “S. Luisa” ha già aderito ad un progetto di solidarietà (“Vite ree incluse”) a sostegno della nostra casa di accoglienza per ex detenute».

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