È comasca la prima “Cattedra Unesco” all’Università degli Studi dell’Insubria. L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura l’ha assegnata al progetto della prof. ssa Barbara Pozzo, direttore del Dipartimento di Diritto, Economia e Culture dell’ateneo, sede lariana, dedicato all’“Uguaglianza di genere e diritti delle donne nella società multiculturale”.

Il chiostrino di S. Abbondio

Una Cattedra UNESCO viene istituita, dopo un’attenta selezione sulla base delle candidature raccolte a livello nazionale, per un periodo di quattro anni tramite un accordo sottoscritto dal Direttore Generale dell’UNESCO e l’Università interessata.

Con questo passo l’Università degli Studi dell’Insubria entra a far parte di un network internazionale, che annovera circa 700 cattedre in tutto il mondo, 27 delle quali sono operative in Italia.

La prof.ssa Barbara Pozzo

«La disuguaglianza di genere è ancora presente in molte aree del mondo e, a causa dei flussi migratori da paesi extra UE verso l’Italia e altri paesi dell’UE, mantiene i suoi potenziali effetti negativi – spiega la professoressa Pozzo -. L’iniziativa UNESCO ha come finalità quella di sviluppare e migliorare la conoscenza e la consapevolezza dei diritti umani, in particolare in riferimento ai diritti delle donne, incluso il loro diritto a partecipare attivamente alla vita pubblica. Il Progetto intende contribuire a rimuovere i pregiudizi che sono spesso basati sulla mancanza di conoscenze e preparazione dal punto di vista storico-culturale. In termini di trasferimento di conoscenze, saranno trattate le questioni relative all’affermazione dei diritti delle donne come diritti fondamentali e uguaglianza di genere. Al centro dell’analisi vi sarà l’evoluzione dei diritti delle donne in Italia nel più ampio contesto europeo, così come in alcuni altri sistemi giuridici di riferimento extra-europei (in particolare in Cina e in India). La prospettiva è quella dell’avvento di una società multiculturale, in cui circolano regole, istituzioni e costumi insieme ai flussi migratori. La cattedra Unesco mira a consentire agli studenti di ottenere un quadro di riferimento rispetto alle principali questioni di uguaglianza e diversità, sia dal punto di vista culturale che giuridico, con specifico riferimento alle donne e al genere» conclude la professoressa Pozzo.

L’istituzione della cattedra prevede attività formative, suddivise in 35 ore di insegnamento, ma anche l’organizzazione di seminari e conferenze, in collaborazione con altri enti pubblici e università italiane e straniere. Nella primavera 2019 arriverà a Como un Visiting Professor, la professoressa Tanya Hernandez della Fordham University di New York.

Insieme a lezioni teoriche finalizzate a illustrare gli argomenti del corso sono previsti  dibattiti su film, documentari e altri materiali con la finalità di consentire il necessario approfondimento per assumere una visione critica dell’intero soggetto.

Il corso sarà accompagnato da una rassegna cinematografica intitolata La donna nella società multiculturale – Le questioni di genere nel dialogo tra le culture, che avrà inizio il 24 ottobre.