Lo scorso 5 novembre il Vescovo monsignor Oscar Cantoni ha approvato il Regolamento del Sinodo. Uno degli aspetti più importanti del testo è l’indicazione dei criteri con i quali vengono individuati i sinodali.
Si fa parte dell’Assemblea sinodale per diritto (in base, cioè, al proprio ruolo in ambito diocesano e in ragione dell’ufficio ricoperto), per designazione e per elezione. Quest’ultimo aspetto è espressione diretta della Chiesa locale.
La maggior parte dei sinodali per elezione, infatti, arriverà dai Vicariati: in totale 71 persone. A cooordinare le elezioni, in ciascun vicariato, sarà il Vicario foraneo.
Un’altra parte significativa nel gruppo dei sinodali per elezione giungerà dalla Consulta delle aggregazioni laicali, dai religiosi, dalle religiose, dalla vita consacrata, dai diaconi permanenti, dal Seminario.
L’assemblea sinodale, dunque, vuole essere massimamente rappresentativa della realtà diocesana: le diverse “categorie” e gli “stati di vita” sono presenti già nei sinodali di diritto o designati, altri se ne aggiungeranno a quelli per elezione. Da qui l’importanza che nei diversi vicariati si candidino uomini, donne, persone delle diverse fasce d’età, così che vi sia una presenza equilibrata ed effettiva espressione dei territori.
I nominativi degli eletti dovranno giungere alla Segreteria del Sinodo entro il prossimo 28 febbraio 2019, compilando e sottoscrivendo anche la scheda di accettazione dell’incarico. In questo modo chi è eletto dichiara formalmente la sua disponibilità a far parte dell’Assemblea sinodale e a dare il proprio contributo alla riflessione e alla discussione dei temi proposti, in spirito di servizio verso la Chiesa locale. Nelle nostre infografiche una sintesi di numeri, criteri, modalità.