La comasca Simona Saladini – attuale presidente della Casa della Giovane-Gibellina di via Borgovico a Como – è la nuova presidente nazionale dell’Acisjf, l’Associazione Cattolica Internazionale al Servizio della Giovane (Acisjf). L’elezione è avvenuta lo scorso 24 novembre nel corso dell’assemblea nazionale che si è tenuta a Roma.
Il mandato ricevuto è quello di guidare, per il prossimo triennio, la realtà di volontariato al femminile ultracentenaria, che si occupa di accoglienza e accompagnamento di donne in situazione di fragilità e marginalità sociale. Saladini succede a Patrizia Pastore, scomparsa tragicamente in un incidente stradale, lo scorso 2 settembre.
“L’incarico di guidare la Federazione Nazionale dopo il grande esempio di Patrizia è una responsabilità, che accolgo con il desiderio di continuare il lavoro avviato da una grande donna, che tanto ha seminato in soli tre anni. Sono serena perché sento di non essere sola, siamo una squadra e insieme possiamo fare tanto” ha affermato la presidente nazionale.
Simona è moglie e mamma di quattro figli, è stata Sindaco di Cernobbio dal 2003 al 2008 e dal 2008-2013, assessore della provincia di Como ai Servizi Sociali, Sanità e Pari Opportunità e membro del Comitato permanente presso il Ministero dell’Interno per le Pari Opportunità dal 2007 al 2012.
Impegnata nel mondo del sociale, la neoeletta presidente ha curato l’inserto “Bilancio sociale, uno strumento di trasparenza” con il Sole 24 Ore, è stata presidente della Rete di coordinamento provinciale per la promozione di azioni integrate contro la violenza sulle donne, membro del Dipartimento Politiche Sociali di ANCI Lombardia dal 2003 al 2008 e componente della Commissione Welfare e Pari Opportunità della Regione Lombardia dal 2005 al 2009.
Cavaliere al merito della Repubblica Italiana, Saladini è attualmente vicedirettore dell’Istituto Matilde di Canossa di Como e presidente dell’Acisjf Casa della Giovane – Gibellina – di Como.
«L’incarico di guidare la Federazione Nazionale dopo il grande esempio di Patrizia è una responsabilità, che accolgo con il desiderio di continuare il lavoro avviato da una grande donna, che tanto ha seminato in soli tre anni. Sono serena perché sento di non essere sola, siamo una squadra e insieme possiamo fare tanto» ha affermato la presidente nazionale.