Si è celebrata ieri in tutta Italia la Giornata di preghiera per la vita dal titolo «È vita, è futuro».  In questa occasione il Settimanale – sul numero in uscita nei giorni scorsi – ha presentanto i dati delle nascite nel 2018 nelle province di Como e Sondrio. Dati su cui riflettere.

I DATI IN PROVINCIA DI COMO

Nei giorni scorsi i reparti di Ostetricia e Neonatologia che insistono sulla provincia di Como hanno diffuso le tabelle sui nati del 2018: 3900 contro i 4065 dell’anno precedente, quindi 165 bambini in meno, con un calo di nati pari al 4%. Un trend che si conferma anno dopo anno. Presso l’Ospedale Sant’Anna il calo delle nascite si attesta intorno al 4,5%, mentre per il nosocomio di Erba si parla di un vero e proprio tracollo, quasi il 16% in meno. In leggera controdentenza l’Ospedale Valduce, dove si è registrato un piccolo aumento fra 2017 e 2018, pari al 2,6% in più. Diminuiti, in generale, anche i parti gemellari, da 164 a 142.

I DATI IN PROVINCIA DI SONDRIO

Prendendo in considerazione, invece, la provincia di Sondrio, nel 2018 si nota un netto calo delle nascite rispetto al 2017. I parti avvenuti nello scorso anno fra Valtellina e Valchiavenna sono, infatti, 919, 10 dei quali gemellari e 198 figli di stranieri. Nel 2017, invece, le nascite erano state pari a 1385; dato che segna un distacco di circa 400 punti sul numero dei venuti al mondo. Nel complesso, facendo riferimento alle analisi della popolazione, gli abitanti della provincia di Sondrio sono in calo dal 2013.

Una diminuzione in linea con il dato nazionale.  Lo scorso anno, in Italia, si sono volatilizzati più di 100mila concittadini e la popolazione continuerà a diminuire da qui al 2050 (saremo il 17% in meno). Non solo. I giovani diventeranno una rarità: oltre un italiano su tre sarà in età da pensione (il 12% in più di oggi). E ancora: i migranti non riempiranno più le culle. Con l’attuale rallentamento dei flussi, infatti, l’immigrazione non riuscirà più a compensare il calo demografico.

«Gridiamo al mondo di proteggere ogni vita, anche le più piccole e indifese»

«L’inverno demografico – afferma Gianluigi De Palo, da poche settimane riconfermato alla guida del Forum nazionale delle Associazioni familiari – è un tema pienamente istituzionale. Ecco perché urge un Patto per la Natalità che coinvolga tutte le realtà del Paese con l’obiettivo di modificare lo status quo e restituire fiducia alle giovani generazioni che oggi faticano ad arrivare alla fine del mese, alle coppie con lavori a termine che, pur sognando di metter su una famiglia con due o più figli, sono sempre più spaventate dalle conseguenze a cui questo potrebbe portarle. In tal senso, il Forum è al servizio del Paese per cercare di invertire la rotta».