Viene inaugurata giovedì 14 marzo, alle ore 18.00, presso il Broletto di Como la mostra “Leonardo – L’eternità del Genio”. In esposizione quasi cento modellini in scala 1:72, riproduzioni fedeli dei progetti e degli schizzi tracciati da Leonardo da Vinci nel Codice Atlantico, la raccolta di oltre 1000 pagine autografe di Leonardo conservato presso la Biblioteca Ambrosiana di Milano. Un patrimonio di arte e genialità rimasto in Italia, in Lombardia, grazie alla lungimiranza di Galeazzo Arconati da Lomazzo. Giovedì 14 marzo, contestualmente all’apertura della mostra, interverrà l’architetto Fabio Lopez in una conferenza dal titolo “La roba e la libertà – Gli Sforza, Leonardo e Ludovico il Moro”.

Una passione nata per caso. Così Paolo Candusso, meccanico di origine friulana, una vita passata a lavorare al tornio, trapiantato nel milanese quando era poco più che un adolescente, ci racconta come è arrivato a realizzare le macchine di Leonardo. L’amore per la modellistica si sviluppa quando va in pensione. Prima costruisce dei mulini a vento. Poi dei velieri: «ma era una gran fatica, perché stare piegato tutte quelle ore per realizzare vele e cordami era una tortura per la cervicale».

Poi una scommessa con se stesso. Una rivista settimanale omaggia i lettori con un modello di quella che è notoriamente chiamata la “bicicletta di Leonardo”. Incuriosito Candusso la vuole riprodurre. E così, da quel primo modellino, in legno di robinia, arriva a costruire quasi 100 macchine di Leonardo, in scala 1:72, tutte riproduzioni fedeli dei disegni contenuti nel Codice Atlantico e tutte perfettamente funzionanti. «Una vera rarità, mi hanno detto. Perché in tanti hanno magari realizzato i modellini, ma non i meccanismi… quindi gli esperti mi hanno detto più volte che le “mie” macchine hanno dato vita ai sogni di Leonardo». Con un’altra peculiarità: sono in legno anche le componentistiche, una difficoltà in più per quanto riguarda gli ingranaggi, che di solito sono in metallo.

Prima al Broletto, dal 14 al 28 marzo (con apertura dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.30 alle 18.30, tutti i giorni), poi al “Cotonificio 1890” a Lomazzo (dall’1 al 14 aprile, sempre dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.30 alle 18.30) le macchine della collezione Paolo Candusso saranno fruibili a tutti, con ingresso gratuito. La mostra si snoderà in cinque nuclei tematici con modelli che riproducono: dispositivi meccanici; macchine idrauliche; macchine relative allo studio del volo; macchine da guerra; ingegneria dei ponti; modelli artistico-ludici.

A fare da Ciceroni gli studenti del Liceo Artistico di Lomazzo – che hanno realizzato alcuni dei disegni che accompagnano l’esposizione – e quelli dell’Enaip di Como, a indirizzo Turistico e Alberghiero – nel loro percorso didattico hanno elaborato dei QRCode, con spiegazioni e approfondimenti rispetto alle macchine, in questo modo sarà possibile fruire della mostra in modo moderno e contemporaneo grazie alle potenzialità della realtà aumentata. La mostra è accessibile anche a gruppi numerosi e rappresenta un’ottima occasione per le visite d’istruzione delle scolaresche. Sono già moltissime le scuole che si sono prenotate: dall’Infanzia all’ultimo anno delle superiori.

Per comunicare la partecipazione di gruppi numerosi oppure per visite scolastiche è possibile segnalare la presenza di un gruppo utilizzando il seguente recapito email: progettoleonardo2019@gmail.com – oppure utilizzando uno dei seguenti contatti telefonici: 335.728 0709 (Francesco); 339.2112304 (Alberto); 346.2439611 (Luciano).

Da giovedì inizia un mese intero, dal 14 marzo al 14 aprile, dedicato a Leonardo fra Como e Lomazzo, grazie alla collaborazione tra “Fondazione Cardinal Ferrari”, “Gruppo culturale di Lomazzo” e Ufficio diocesano Cultura e Comunicazione. A sostenere questa partnership, una serie di realtà variegate del territorio, espressione dell’imprenditoria e del mondo culturale in generale. Un percorso di preparazione partito in estate . Il genio di Leonardo come “Via Pulchritudinis” che diventa strada di annuncio e di coinvolgimento di tutti. Un percorso alla riscoperta del Rinascimento dell’umano, di cui hanno tanto bisogno anche i nostri tempi.