Avrà per tema i tumori della mammella il 6° convegno promosso dall’associazione Erone Onlus, all’interno del filone dedicato a “Oncologia e territorio”.  L’appuntamento, venerdì 15 marzo, alle ore 17.30, presso il Teatro Sociale di Como, replica un modello ormai consolidato: incontro formativo aperto alla cittadinanza venerdì, e momento più tecnico, riservato agli addetti ai lavori, nella giornata di sabato 16 marzo.

Dopo aver approfondito i tumori dello stomaco, del fegato, del pancreas, del colon-retto e del polmone ecco dunque un nuovo focus. «Il tumore alla mammella – spiega di dott. Alberto Vannelli, primario di Chirurgia all’ospedale Valduce di Como e presidente dell’associazione Erone onlus – è uno dei cinque big killers dell’oncologia». «Si tratta di un tumore che ha avuto, negli anni, un notevole miglioramento nel percorso di cura – aggiunge Vannelli -. Certo, il numero dei nuovi casi è oggi ancora piuttosto alto (solo nel 2018 sono state registrate in Italia quasi 53 mila nuove diagnosi, 200 nel comasco). Eppure la percentuale di sopravvivenza, in caso di diagnosi precoce, nella provincia di Como è attorno all’87%, contro l’82% della media europea».

È proprio la diagnosi precoce la strada più sicura verso la guarigione. Da qui il suggerimento di aderire alle campagne di screening, campagne la cui adesione nel comasco è oggi ancora troppo bassa, ferma al 65%.

«Il convegno di venerdì e sabato – prosegue Vannelli – sarà l’occasione per fare il punto sull’offerta sanitaria della nostra provincia e sulle eccellenze che esprime. Interverranno, come al solito, medici del territorio, affiancati però anche da figure esterne all’ambito oncologico. Avremo, tra le altre, le testimonianze di un nutrizionista, che toccherà il tema di una corretta dieta in ambito oncologico, e di un ex paziente, che condividerà con i presenti quanto la malattia e il percorso di cura abbiano inciso nella sua vita quotidiana e in quella dei familiari. Affronteremo, inoltre, anche il tema delle fake news, soffermandoci sul il ruolo della rete e di una corretta informazione in questo campo. In generale, ma in special modo quanto si parla di malattie oncologiche, una corretta informazione è essenziale. Informazione e, soprattutto, formazione sono aspetti sui quali Erone onlus intende continuare a spendersi. Internet è un eccellente strumento, ma non può diventare il mezzo di cura».

Sono molti oggi quanti si affidano alla rete per cercare una diagnosi o percorsi di cura?

«È purtroppo una modalità sempre più diffusa. Almeno il 70% di chi ha il sospetto di avere un tumore alla mammella si affida alla rete, cliccando su un qualsiasi motore di ricerca, e da lì delineando il percorso di cura. La mancanza di competenza rispetto alle informazioni acquisite genera però il rischio di incappare in vere e proprie truffe, acquistando prodotti non adeguati o, addirittura, dannosi per sè…»

In rete però ci sono anche medici che rispondono a richieste e danno consigli…

«Personalmente non condivido questa modalità. L’informazione fornita senza una visita al paziente, e senza disporre della documentazione adeguata, non è un percorso che ritengo corretto. Proprio in tema di corretta informazione e formazione Erone onlus ha lavorato in questi anni alla costruzione del portale “Supporto oncologico”. Un contenitore in cui intendiamo raccogliere e condividere il bagaglio di esperienza che abbiamo acquisito. Lo scopo che ci prefiggiamo, attraverso questo strumento, non è quello di indicare materialmente al malato dove debba andare a curarsi, ma di dotarlo degli strumenti necessari che gli permettano di acquisire consapevolezza della situazione, e quindi di effettuare delle scelte consapevoli. Non può essere accettabile che qualcuno, di fronte al non sapere come agire, si trovi nella condizione di non scegliere. La libertà se seguire o meno un percorso di cura è, legittimamente, del cittadino, ma la scelta può avvenire soltanto se c’è consapevolezza di quello che accade. Ed è questa consapevolezza che noi vogliamo aiutare a far crescere grazie a supportoncologico.it».

L’intervista completa sul Settimanale di questa settimana.