Se vi è capitato di passare il venerdì davanti al Comune di Como, da alcune settimane a questa parte avrete notato un gruppo di una quindicina tra ragazzi e ragazze, la maggior parte in età scolastica. Sono in piazza davanti a Palazzo Cernezzi per manifestare per il clima.

Lo “Sciopero per il Clima” comasco nasce, come molti altri in Italia e nel resto del mondo, ispirato dall’iniziativa di Greta Thunberg, 16 anni, studentessa svedese che ogni venerdì da agosto 2018 è seduta sulle scale del Parlamento Nazionale svedese. In mano un semplice cartello “Skolestreik for Klimatet” (sciopero per il clima, per l’appunto).

Da quel primo venerdì solitario, l’iniziativa ha preso piede in diversi paesi di tutto il mondo: è nato il movimento Fridays for Future (letteralmente, venerdì per il futuro), decollato dopo che Greta ha ricevuto l’invito di Jan-Claude Junker a intervenire alla Conferenza di Katodice sul clima e dopo il discorso tenuto al World Economic Forum di Davos, dove ha stupito per le sue conoscenze approfondite e puntuali, la proprietà di linguaggio, le richieste chiare, semplici, di una logica ferrea e cristallina.

Anche a Como lo sciopero è nato grazie ad un solo ragazzo, Davide Faifer, studente di 5° liceo del Terragni, che a gennaio ha iniziato la sua protesta solitaria. «Non siamo qui per saltare scuola – è la prima cosa che ci tiene a chiarire – ma per chiedere a istituzioni e governi di prendere decisioni serie per contrastare il cambiamento climatico».

Tutto è iniziato «con un post su Instagram a inizio dicembre, con cui sono venuto a conoscenza della manifestazione di Greta in Svezia. Ho passato le vacanze di Natale ad informarmi sul movimento, ascoltando i diversi discorsi di Greta sulla crisi ambientale, perché è di una crisi che stiamo parlando. A inizio gennaio mi sono messo d’accordo con due amiche per fare gli scioperi anche a Como, ma poi ho iniziato solo, seduto per terra con il cartellone di fianco: tanti mi guardavano male, ricevevo battutine sarcastiche e molte critiche. Poi hanno iniziato ad aggiungersi altre persone insieme a me: ora siamo almeno una decina che ogni venerdì manifestiamo. Riceviamo ancora tante critiche, una volta anche i carabinieri che sono passati a fare i controlli ci hanno accusati di stare marinando la scuola, ma ogni tanto c’è anche chi si ferma interessato, ci fa domande, o ci dimostra il suo supporto».

Il movimento ha un obiettivo ben preciso – fermare il cambiamento climatico ed evitare le conseguenze estreme e pericolose per la specie umana – e per farlo punta sulla mobilitazione dei giovani. Studenti e studentesse spesso dipinti come disinteressati e chiusi nel loro mondo, che stanno dimostrando, a contrario, determinazione e capacità di mettersi in primo piano per cambiare il corso della storia.

LE INIZIATIVE A COMO

Anche Fridays For Future Como ha deciso di rispondere all’appello di Greta Thunberg organizzando una manifestazione in occasione dello Sciopero Mondiale del 15 marzo. A Como le iniziative sono state patrocinate dal’Università dell’Insubria.

In mattinata si terrà un corteo con ritrovo alle 8.30 al Parcheggio Ippocastano (viale Aldo Moro, 44). La marcia percorrerà le vie del centro fino a Piazza Cavour. Durante la marcia vi saranno tappe con diversi interventi da parte di giovani.

Nel pomeriggio dalle 14:30, l’Università degli Studi dell’Insubria di Como  (Dip. Scienza e Alta Tecnologia) ospiterà i Climate Talks per il futuro a cui interverranno esperti del settore.