L’emozione per l’ondata di attacchi terroristici che, nella domenica di Pasqua, ha colpito lo Sri Lanka è ancora molto forte. Nella sola città di Como la comunità cingalese conta circa un migliaio di componenti. La maggioranza è di religione buddista, il 10% è cattolico, il resto musulmano. Dopo il momento di preghiera, lo scorso 22 aprile, a Rebbio, condiviso con la comunità buddista (che proprio in quel giorno avrebbe festeggiato il proprio capodanno), domenica 28 aprile, presso la chiesa di Sant’Eusebio in Como, alle ore 11.30, il Vescovo Oscar presiederà la Santa Messa con i fedeli cattolici dello Sri Lanka, in suffragio di tutte le vittime dell’ondata di violenza dello scorso 21 aprile. Sarà presente, come espressione di unità e vicinanza, anche la comunità buddista.

«Abbiamo sentito familiari e amici nello Sri Lanka: la paura e il dolore sono fortissimi». A spiegarlo, a nome della comunità cingalese, è Samal, cattolico, residente a Rebbio. «Ci sono controlli ovunque, quindi è difficile immaginare di recuperare anche solo un apparente senso di normalità – aggiunge -. La vita si è praticamente fermata. Ci sono famiglie che ancora non hanno trovato i propri cari. Figli e genitori ancora dispersi. E poi scuole chiuse, uffici chiusi, negozi chiusi, chiese chiuse. E non si sa quando le attività potranno riprendere. I militari stanno lavorando senza sosta, giorno e notte, per monitorare la situazione, trovare i responsabili, sventare nuove rappresaglie». Quali sono i sentimenti in questo momento? «C’è un solo desiderio ed è quello della pace. Lo ripetiamo noi, lo ripetono i nostri pastori. Insieme preghiamo per chiedere il dono della pace. E lo facciamo accanto ai fratelli musulmani, che piangono e soffrono guardando a chi fa del male in nome della religione». La comunità cattolica cingalese di Como, ogni quarta domenica del mese, si ritrova presso la chiesa di Sant’Eusebio: nelle altre settimane vivono la liturgia e la vita comunitaria nelle parrocchie di appartenenza. L’appuntamento mensile è un’occasione per incontrarsi, mantenere legami e tradizioni, vivere la messa in lingua (celebrata da sacerdoti cingalesi provenienti da Milano o da Monza) e condividere il pranzo insieme. Con i gruppi sri lankesi del milanese organizzano attività importanti, come il pellegrinaggio a Lourdes per Pasqua o quello a Sant’Antonio da Padova il 1° maggio (a Colombo è stato proprio il santuario di Sant’Antonio a essere colpito con maggiore violenza). Nei prossimi giorni, con l’inizio del mese di maggio, le diverse famiglie cingalesi di Como ospitano, il sabato sera, una Madonnina a cui sono molto legati per la recita del Santo Rosario. «Siamo grati per la presenza del Vescovo Oscar domenica – conclude Samal -. Abbiamo saputo che ci tiene molto a celebrare la Messa con noi e ad abbracciare la nostra comunità in questo momento di dolore».