“La nostra gente ricorda sempre con molto affetto i missionari della Diocesi di Como per tutto quello che hanno fatto. Il loro ricordo è indelebile nella vita di molte delle nostre comunità dove hanno prestato servizio: penso a padre Giorgio Quaglia e a tanti altri. Continuamente i miei fedeli chiedono che ne arrivino ancora, ma so che la situazione anche in Italia e Spagna sul fronte delle vocazioni è difficile…”.
Sorride mons. Vicente Bokalic Iglic, vescovo di Santiago del Estero, che nei giorni scorsi ha fatto visita al vescovo di Como, mons. Oscar Cantoni.

I primi missionari della Diocesi di Como a mettere piede nella Diocesi di Santiago del Estero e, più precisamente, nella parrocchia di Fernandez, furono don Alberto de Maron e don Luciano Beretta nel 1968. Solo tre anni dopo, nel 1971, verrà ufficialmente firmata la convenzione con la diocesi argentina per la nascita di una vera e propria missione diocesana.

Sono decine i sarcerdoti, laici e le religiose (le suore di S. Giuseppe dell’Apparizione) che si alterneranno nella missione – tra loro ricordiamo, solo per citarne alcuni, don Giorgio Quaglia, don Renzo Scapolo, don Umberto Gosparini e don Savio Castelli – che sarà chiusa nel 2000 con il rientro in Italia di don Giorgio Quaglia. Don Angelo Introzzi scelse invece di rimanere in Argentina incardinandosi nella diocesi di Santiago del Estero dove continua la sua attività pastorale.

 

Nella foto di apertura i due vescovi insieme al vicario generale, mons. Renato Lanzetti e don Alberto Pini, direttore del Centro missionario diocesano.

Mons. Bokalic Iglic ha voluto ringraziare anche la nostra Chiesa per la presenza in Argentina di don Angelo Introzzi, originario di Fino Mornasco, al servizio proprio nella sua diocesi.

L’intervista sul Settimanale in uscita giovedì 6 giugno.