Nel settembre del 1999, esattamente 20 anni fa, aprivano a Como due servizi Caritas divenuti, con il passare degli anni, punto di riferimento per la città e, in particolare, per quanti vivono situazioni di difficoltà: si tratta del Centro di Ascolto “Don Renzo Beretta” di via Guanella e del servizio Porta Aperta di via Primo Tatti. Entrambi i servizi sono gestiti, fin dalla nascita, dalla Fondazione Caritas Solidarietà e Servizio onlus.

Nella foto da sinistra: Massimiliano Cossa, direttore Fondazione Caritas Solidarietà e Servizio onlus; Simone Digregorio, coordinatore Centro di Ascolto di Como, Beppe Menafra, referente Porta Aperta; Roberto Bernasconi, direttore della Caritas diocesana

Per ricordare questo anniversario la Caritas diocesana di Como ha organizzato due appuntamenti aperti alla città che sono stati presentati questa mattina nel corso di una conferenza stampa al Centro pastorale card. Ferrari.

Sabato 5 ottobre, alle ore 16, in biblioteca comunale si terrà un incontro pubblico in cui attraverso numeri e testimonianze di operatori e volontari sarà possibile tratteggiare uno spaccato delle povertà a Como, di ieri e di oggi.

Sabato 12 ottobre, alle 21, al Teatro Nuovo di Rebbio la Caritas diocesana e la Fondazione Caritas solidarietà e servizio onlus vogliono regalare alla città una serata di “Teatro Civile” con lo spettacolo “Gran Casinò – Storie di chi gioca sulla pelle degli altri” della compagnia Itineraria Teatro con Fabrizio De Giovanni e la regia di Gilberto Colla.

«In questi anni credo abbiamo contribuito a cambiare il volto della città solidale e, oggi più che mai, il nostro grazie va ai tanti volontari che continuano, ogni giorno, a dedicare tempo ed energie per far vivere questa idea di solidarietà», ha commentato il direttore della Caritas Roberto Bernasconi.

LE ORIGINI

Fu la tragica morte del parroco di Ponte Chiasso don Renzo Beretta, avvenuta il 20 gennaio 1999, a spingere la Caritas diocesana a ripensare e rilanciare la propria presenza in città chiudendo il Centro di Ascolto e di Aiuto che era attivo dal 1986 e sostituendolo con i due nuovi servizi: da una parte uno spazio dedicato alla prima accoglienza e alla grave marginalità (Porta Aperta) specie di quanti si trovano a vivere la condizione di senza dimora, dall’altra uno spazio di ascolto e accompagnamento (il Centro di Ascolto) dedicato in particolare alle famiglie in difficoltà.  Quest’ultimo, è importante sottolinearlo, non fa da riferimento solo per la città di Como ma per otto diversi vicariati: Como centro, Rebbio, Monte Olimpino, Lipomo, Cernobbio, Torno, Bellagio, San Fermo.

Bastano due numeri per capirne l’importanza: a Porta Aperta in questi venti anni sono state accolte oltre 18 mila persone con una media di circa mille utenti all’anno. Nel solo 2018 le persone che hanno avuto almeno un colloquio a Porta Aperta sono state 1.179 per un totale di 5748 colloqui.

Per quanto riguarda il Centro di Ascolto gli utenti – singoli e famiglie – che hanno bussato alla porta di via Guanella sono state tremila. Nel 2018 il numero di colloqui è stato di 619.

«Questo anniversario è per noi anche l’occasione di ringraziare quanti ci hanno preceduto perché oggi raccogliamo un’eredità frutto del lavoro di tanti operatori e volontari che si sono alternati in questi vent’anni nei due servizi. Quella che racconteremo il 5 ottobre in biblioteca, nel corso di un incontro a cui invitiamo tutta la cittadinanza, è una storia che va ben oltre noi e il nostro lavoro quotidiano», ha commentato Massimiliano Cossa, direttore della Fondazione Caritas Solidarietà e Servizio onlus.

«A distanza di venti anni – conclude Cossa – la scelta dei fondatori di dividere i servizi non per nazionalità dell’utenza o per problematiche specifiche, ma tra un centro aperto ai senza dimora e un’altro di sostegno e accompagnamento alle famiglie o ai singoli con una casa, non era scontata ma si è rivelata azzeccatissima».

Nella foto di apertura mons. Alessandro Maggiolini e l’allora direttore della Caritas diocesana, don Battista Galli all’inaugurazione del Centro di Ascolto il 13 settembre 1999.