Lo scorso 16 maggio un centinaio di dipendenti di Caritas Ambrosiana ha vissuto una giornata di formazione e ritiro a Como sulle orme di don Roberto Malgesini.

Il perché ce lo spiega il direttore di Caritas Ambrosiana Luciano Gualzetti: «Ogni anno siamo soliti vivere tre giornate di ritiro e formazione e, almeno una di queste, la organizziamo fuori dalla Diocesi così da poter allargare i nostri orizzonti e conoscere nuove esperienze. La figura di don Malgesini mi ha sempre colpito e ricordo a riguardo alcune riflessioni sulla sua figura che erano nate dopo la sua morte dialogando con l’allora direttore della Caritas di Como Roberto Bernasconi. Così quando con i miei collaboratori ci siamo confrontati sul dove vivere la formazione che era in programma a maggio abbiamo deciso di venire a Como».

Da qui la richiesta al direttore della Caritas diocesana di Como, Rossano Breda, per aiutarci ad organizzare questo momento.

«Siamo stati accolti davvero con entusiasmo a San Rocco – racconta Gulzetti – dove abbiamo avuto modo di visitare il luogo dell’uccisione di don Roberto e la casa in cui ha vissuto e accolto. Poi in chiesa abbiamo avuto un incontro davvero intenso con don Roberto Bartesaghi, amico e compagno di messa di don Roberto, alcuni volontari che ancora oggi portano avanti il suo impegno e alcune delle persone che il sacerdote quotidianamente aiutava».

È soprattutto quest’ultima presenza ad aver colpito il direttore di Caritas Ambrosiana. «Mi ha molto toccato vedere come queste persone, senza che noi chiedessimo nulla, ci venissero incontro spinti dalla voglia di raccontare chi fosse don Roberto per loro, come avesse toccato le loro vite, quale fosse il legame con loro. È emerso un ritratto di un uomo, un sacerdote, capace di vivere la carità in uno stile davvero originale, libero da strutture e attento a costruire relazioni con tutti. Non solo con i poveri, ma con i medici, le forze di polizia, i soccorritori, i funzionari del comune… Era davvero un testimone di misericordia con tutti. Per chi come noi dedica tanto del suo tempo a progettare servizi e strutture per rispondere alle complessità del nostro tempo, questo esempio è un’occasione e un richiamo a non perdere di vista i volti e le relazioni».

Al termine dell’incontro a San Rocco il gruppo si è spostato a Cometa per il pranzo e la visita alla struttura di formazione e accoglienza.  «Abbiamo passato davvero un bel tempo a Cometa. Anche questa è stata un’occasione per incontrare una realtà di cui avevo sentito parlare, ma che non avevo mai visitato direttamente – conclude il direttore di Caritas Ambrosiana – davvero una realtà bella e significativa».