C’è un gruppo di giovani che puntualmente, da cinque anni, il 10 di ogni mese si ritrova presso il Santuario della Santissima Trinità Misericordia di Maccio per pregare il Rosario, riflettere, mettersi in adorazione di Gesù Eucaristia e, per chi lo desidera, accostarsi al sacramento della riconciliazione.

Perché proprio il 10 del mese?

Perché il giorno 10 di ottobre, nel 1492, la Madonna apparve a due giovinette fra le rocce impervie e i castagneti di Gallivaggio, in Valle Spluga. Non conosciamo il nome delle due veggenti, ma sappiamo che Maria si presentò loro come “Madre di Misericordia”.

Il santuario prima della frana

Ricordiamo questi giovani proprio in occasione della festa dell’apparizione di Gallivaggio, una ricorrenza che per i partecipanti al momento di preghiera (giovani, soprattutto nella fascia 18-25 anni; ma anche qualche adulto), diventa anche il giorno nel quale si consacrano alla Trinità per mezzo della Madonna, seguendo le indicazioni dello storico Trattato della vera devozione a Maria di san Luigi Maria Grignion de Montfort.

«Giovedì – ci spiega chi coordina il gruppo – si consacrano cinque giovani e due adulti. Tutti hanno seguito un percorso di preparazione, affinché non ci si limiti a recitare una preghiera, ma ci si senta parte di un cammino profondo e consapevole».

Il Vescovo in preghiera davanti alla statua della Madonna di Gallivaggio

Come detto, il ritrovo è iniziato nel 2014: «C’erano solo due ragazzi, che abbiamo ribattezzato i “pionieri” – ma in fondo erano due anche le veggenti a cui Maria apparve– e alcune signore che ci aiutavano nel recitare il rosario… per i giovani era una preghiera poco familiare, legata solo ad alcune occasioni particolari.

Oggi il gruppo è molto nutrito, c’è chi suona (dal violino alle percussioni) e i giovani si alternano nell’annuncio del mistero, piuttosto che nella recita delle decine… Davanti a noi c’è il Santissimo e un sacerdote è disponibile per la confessione». Lo scorso anno, in occasione della “Peregrinatio Mariae” della statua della Madonna di Gallivaggio, il gruppo ha animato i momenti di preghiera dei giovani in diocesi: tutti i sabati della “Peregrinatio”, da ottobre a novembre.

Il santuario di Maccio

«In un santuario – ricorda ancora chi li accompagna – un sacerdote ha detto loro: “ma allora ci credete veramente”. È stato un modo provocatorio che li ha fatti sentire testimoni e strumenti dell’importanza della preghiera».

Che cosa è, per i giovani, la misericordia? «La misericordia è un’esperienza di vita. Anzi, è l’esperienza di Dio che entra, nella tua vita, e la trasforma».

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