Sono partiti da una settimana, e si concluderanno nel volgere di un mese, indicativamente il prossimo 7 dicembre, i lavori di ristrutturazione e consolidamento della volta della “Cappella della Croce”, all’interno del santuario del Santissimo Crocifisso in Como. La Cappella, adiacente l’altare maggiore, deve il suo nome al fatto che, fino ad alcuni anni fa, qui era conservata la “Croce del Miracolo”, ovvero la croce lignea del XV secolo cui era appesa l’effigie del Crocifisso. La “Croce”, per intenderci, che il 25 marzo 1529, “ruppe” le catene che segnavano il confine fra Como e Milano (all’altezza dell’attuale chiesa di San Bartolomeo) e che impedivano il passaggio della processione (che allora si svolgeva nel pomeriggio del Giovedì Santo).

La Croce del XV secolo, quella originale che “ruppe” le catene durante la processione del 1529.

L’intervento di manutenzione strutturale ha una previsione di spesa di 40mila euro (salvo imprevisti). La diocesi di Como, attraverso fondi dell’Otto per Mille stanziati nell’ambito della tutela e conservazione del patrimonio architettonico, ha messo a disposizione un finanziamento di 10mila euro, per un santuario che è nel cuore di tutti, per il profondo significato di fede che esprime. Alla “Cappella della Croce” si accede attraverso l’altare laterale destro, quello intitolato all’Annunciata, per l’imponente quadro che vi campeggia e che rappresenta proprio la visita dell’arcangelo Gabriele a Maria. Nella Cappella sono presenti dipinti del Recchi e del Morazzone (e dei pittori provenienti dalla loro scuola), oltre alla pala raffigurante il “Martirio di San Lorenzo” (prima collocata sull’altare di San Giuseppe). Interessante il “faldistorio”, o cattedra del Vescovo, qui conservata e che risale al 1700. Sempre in Cappella sono esposti interessanti reliquiari, oggetti connessi al Santissimo Crocifisso e molti ex-voto che fanno memoria delle grazie ricevute dai fedeli che al Crocifisso di Como si sono affidati.

«La basilica e il suo Crocifisso – è la riflessione del priore, il somasco padre Enrico Corti – è un patrimonio di fede e di arte della città e della diocesi. Una devozione che va oltre i nostri confini e che ci è testimoniata dalle tante persone che arrivano in santuario non solo nei tempi forti (in particolare la Settimana Santa e la processione del Venerdì Santo), ma per una preghiera, per le confessioni, per trovare conforto». Dalla scorsa domenica è partita una raccolta fondi per sostenere le spese di ristrutturazione. Tutti possono essere di aiuto (IBAN: IT98L0311110902000000012130 – PARROCCHIA SS. ANNUNCIATA – causale: “restauro Cappella della Croce”).