Il prossimo 8 giugno chiuderanno a Como i  dormitori cittadini gestiti dalla Fondazione Caritas Solidarietà e Servizio onlus all’intero del cosiddetto “Piano Emergenza Freddo”. Poche settimane dopo, a fine giugno, toccherà anche al dormitorio allestito in piena emergenza coronavirus dal Comune di Como nella palestra di via Perti. Attualmente in queste strutture sono ospitate circa 90 persone.

Di seguito condividiamo una riflessione a firma della Caritas diocesana di Como e della Fondazione Caritas Solidarietà e Servizio onlus. 

I dormitori cittadini gestiti dalla Fondazione Caritas Solidarietà e Servizio onlus all’interno del cosiddetto “Piano Emergenza Freddo” si avviano verso la chiusura. Ci riferiamo nello specifico alla tensostruttura collocata nel chiostro del Centro Pastorale Cardinal Ferrari e nell’adiacente dormitorio che si affaccia su via Sirtori. Attualmente vi sono ospitate circa 70 persone.

Da oggi, 1° giugno, l’apertura degli stessi – che era stata estesa sulle 24 ore con l’applicazione delle misura di contenimento della pandemia – verrà ridotta a 12 ore (dalle 20.00 alle 8.00) per arrivare alla definitiva chiusura il prossimo 8 giugno.

Per quanto riguarda le realtà gestite dalla rete Caritas resteranno funzionati il dormitorio comunale di via Napoleona e il dormitorio presso i missionari Comboniani di Rebbio in cui è in corso la riqualificazione e l’allargamento degli spazi nell’ottica di un miglior accompagnamento degli ospiti.

Il dormitorio gestito dalla Fondazione Caritas e della parrocchia di Rebbio presso i Padri comboniani.

Resta inoltre funzionante il servizio mensa, che continuerà a fornire i pasti in modalità da asporto. Per tutto il periodo dell’emergenza, da marzo a oggi, sono stati distribuiti oltre 15mila sacchetti.

Quelli appena trascorsi sono stati mesi davvero intensi in cui la Caritas si è fatta carico dello sforzo umano ed economico di garantire l’estensione oraria del servizio – a tutela della salute degli ospiti e della collettività – per un periodo di oltre due mesi in più rispetto a quanto previsto dal “Piano Emergenza Freddo”.

Le caratteristiche delle strutture, degli spazi in cui sorgono e il tipo di servizio proposto, la cui progettualità ricordiamo è legata alla temporaneità dell’inverno, non consentono un ulteriore prolungamento.

Siamo consapevoli di come molte delle persone che erano fino ad oggi accolte nei dormitori si ritroveranno senza un tetto e per questo invitiamo l’intera collettività ad una riflessione non solo sull’esigenza di dare risposte ai bisogni primari di chi vive in strada, ma ad andare più a fondo interrogandosi sulle cause che generano e alimentano l’esclusione.

Perché crediamo che i problemi di quanti vivono situazioni di difficoltà non si risolvono semplicemente trovando un posto in cui far passare loro la notte e questi mesi ce l’hanno ricordato. È necessario costruire percorsi, opportunità e relazioni che permettano loro di uscire dalla situazione di marginalità in cui si trovano a vivere.

A partire da questa riflessione invitiamo inoltre tutti a guardare al prossimo inverno quando – come più volte anticipato – gli spazi del Centro Pastorale Cardinal Ferrari, concessi in questi anni alla Caritas, non saranno più disponibili e si dovrà trovare una soluzione alternativa per dare un riparo ai senza dimora che vivono in città.

Come sempre la rete Caritas è pronta a dare il proprio contributo – in un’ottica di condivisione e non di supplenza – alle istituzioni del territorio, con cui è aperto un dialogo che, ad oggi, non ha però ancora portato a soluzioni percorribili.

La tensostruttura Caritas che, fino ad oggi, ha dato riparo a 50 persone è a disposizione gratuitamente, insieme agli arredi, per essere ricollocata in altro luogo idoneo all’accoglienza.

Caritas della diocesi di Como

Fondazione Caritas Solidarietà e Servizio – Onlus