«Gli anni della nostra vita sono sessanta, ottanta per i più robusti. Ma se il Salmo 90 ha sbagliato previsioni, è però riuscito a dire una grande verità. È vero, la vita dell’uomo è un soffio e scorre veloce come un turno nella notte. Ma anche se la vita passa veloce, ci è data la grazia e il tempo di poter accorgersi che c’è qualcosa che rimane fermo: l’amore di Dio per noi».

Sono queste alcune parole scritte da don Bruno Maggioni, nel 2003, all’intero di un articolo per il nostro Settimanale diocesano in cui faceva i suoi auguri al vescovo emerito, mons. Teresio Ferraroni, che compiva 90 anni. Parole che oggi suonano ancora più vere pensando al sacerdote scomparso ieri all’età di 88 anni.

Ci piace riproporvele per ricordarlo in attesa dei funerali che si celebreranno domani, alle 10, in Duomo a Como. In queste ore attestati di stima e ricordi stanno arrivando da centinaio di persone da ogni angolo d’Italia. Per tutte le ulteriori informazioni vi rimandiamo all’articolo che trovate in fondo alla pagina.

«Gli anni della nostra vita sono sessanta, ottanta per i più robusti». Ma se il Salmo ha sbagliato previsioni, è però riuscito a dire una grande verità. È vero, la vita dell’uomo è un soffio e scorre veloce come un turno nella notte. Ma anche se la vita passa veloce, ci è data la grazia e il tempo di poter accorgersi che c’è qualcosa che rimane fermo: l’amore di Dio per noi. E questo ci basta, non ci occorre altro. Naturalmente la saggezza della Parola di Dio avrebbe anche altre cose da dirci. La Parola ci ricorda che all’età matura è data una grande opportunità: testimoniare che solo Dio conta, mostrando che la vita ha senso al di là di ogni supporto che non sia la fede stessa. È una grande missione profetica: ormai lucidamente libero da illusioni, l’uomo anziano può testimoniare la “sapienza del cuore”, come la chiama la Scrittura, distinguendo l’essenziale dal secondario, le poche cose che restano dalle molte illusorie, il bene e il giusto dalle proprie personali affermazioni. E poi chi ha detto che anche la tarda età non abbia la possibilità di una sua freschezza? C’è la freschezza, ad esempio, dei ricordi che ci accmpagnao, ricordi a volte semplici e proprio per questo veri, ricordi ritrovati, ancora capaci di offrirci un incanto che in altre stagioni della vita ci è sfuggito».

don Bruno Maggioni

Don Maggioni: il 30 ottobre in San Giacomo la camera ardente, il 31 ottobre alle 10 i funerali in Duomo