Nel primo venerdì di Quaresima, 19 febbraio, il Vescovo, monsignor Oscar Cantoni, ha presieduto il rito della Via Crucis con l’Esposizione del SS. Crocifisso, nell’omonima basilica di Como. Moltissimi i fedeli presenti in chiesa, per un momento di fede e preghiera che è un punto di riferimento nella vita della diocesi e dei comaschi in particolare. All’interno della Basilica di viale Varese è stato allestito un percorso penitenziale in cinque tappe, che prevede anche la salita al palco per fermarsi in adorazione del Crocifisso. “Non è possibile toccare la Croce né tantomeno baciarla – ha ammonito il priore padre Enrico Corti -: è un grande dolore ma, almeno, quest’anno possiamo essere qui. Oggi è il Vescovo a rappresentare tutti noi ai piedi del SS. Crocifisso”.

Nella sua meditazione, il Vescovo Oscar ha proposto la preghiera, anzi, la supplica al Crocifisso in questo tempo di pandemia. Ecco il testo integrale.

Preghiera al Crocifisso di Como

Santo e amato Crocifisso, riflesso della bontà di Dio e della sua fedeltà verso di noi: Tu da secoli accompagni e sostieni il cammino di fede dei fratelli e sorelle di questa Città e di tutta la nostra Chiesa di Como, anche e soprattutto nei momenti di dolore e di prova.

Tu, volto della Misericordia e della tenerezza di Dio Padre, vieni in nostro aiuto!

Tu conosci la nostra debolezza e continui ad esserci vicino in questi momenti di trepidazione per la presenza devastante del coronavirus, che ha sorpreso e sconvolto le nostre vite, le nostre abitudini, le nostre attività quotidiane.

Sostieni quanti sono impegnati nell’affrontare questo periodo di emergenza e si prodigano generosamente al servizio dei malati e delle loro famiglie.

Dona conforto ai sofferenti, soprattutto alle persone più esposte, gli anziani, le persone sole e quanti sono infettati dal virus. Sia vincente la generosità di coloro che sacrificano il loro tempo e le loro energie per sostenere quanti abbisognano di cure, di vicinanza e di ogni genere di aiuto.

Fa’ che ciascuno di noi impari la lezione che deriva da questo momento di smarrimento e di prova. A volte ci siamo creduti onnipotenti, a tal punto di credere di poter fare a meno di te, Signore della nostra vita. Oggi ci scopriamo feriti, fragili e deboli, incapaci di trovare salvezza

in noi stessi o nelle sole risorse della scienza e della tecnica. Fa’ che ci lasciamo salvare da te, che ci liberi dal peccato, dalla tristezza, dal vuoto interiore, dall’isolamento.

Aiutaci a tornare a te con fiducia e a confidare nella tua divina potenza, che metti a servizio dell’amore. Tu ci doni sempre il tuo Spirito perché diveniamo uomini e donne di comunione, capaci di condividere la gioia e di sperimentare la fraternità, così la carità sia una costante della vita di tutta la Chiesa, a imitazione di te, o Cristo Signore, che ci hai amato e donato tutto te stesso per noi.

Tu che vivi e regni nei secoli glorioso. Amen.

+ Oscar Cantoni, Vescovo