Il numero di famiglie in difficoltà economica a causa della pandemia è in costante crescita in tutta Italia e la Provincia di Como non fa eccezione. Lo dicono le crescenti richieste di aiuto ai Centri di Ascolto della Diocesi di Como, al Fondo di Solidarietà Famiglia Lavoro, alle Caritas parrocchiali, ai gruppi San Vincenzo, al Banco Alimentare e l’elenco potrebbe continuare. Tra gli operatori sociali del territorio la preoccupazione è alta, non solo per l’oggi, ma soprattutto per quanto potrà avvenire nei prossimi mesi quando le forme di sostegno attualmente in vigore (come ad esempio il blocco dei licenziamenti o gli ammortizzatori sociali) potrebbero venire meno.

Per questo è necessario agire ora mettendo da parte risorse che possano garantire continuità negli aiuti anche nei prossimi delicati mesi.

Un supporto in questo senso potrà arrivare dal “Fondo Povertà” istituito dalla Fondazione Provinciale della Comunità Comasca che può contare complessivamente su 429mila euro: il contributo più consistente è arrivato da Acsm Agam (215mila euro) che vanno ad integrare le risorse, pari a 192mila euro, messe a disposizione dalla Fondazione Cariplo oltre che alle 22mila euro pervenute dai donatori comaschi e dalle BCC di Cantù e Alzate.

«L’obiettivo del fondo – spiega a il Settimanale Monica Taborelli, segretaria generale della Fondazione Comasca – è quello di contrastare la diffusione di nuove forme di povertà legate alla pandemia sul territorio della provincia di Como. Mi riferisco non solo a povertà alimentare, ma anche digitale (con le disuguaglianze nell’accesso alla didattica a distanza) ed educativa».

Il Fondo Povertà vuole provare a replicare quanto fatto lo scorso anno sul fronte sanitario con la raccolta promossa per sostenere la sanità del territorio alle prese proprio con l’emergenza Covid.

«Quella fu una raccolta davvero eccezionale – spiega Taborelli – in cui riuscimmo a mettere a disposizione degli ospedali e delle organizzazioni di primo soccorso della provincia di Como una cifra di 5 milioni di euro. Oggi ci rendiamo conto di come l’emergenza da sanitaria sia diventata sociale e vorremmo fare la nostra parte aiutando a fare rete sul territorio tra le tante realtà che sono impegnate nel contrasto alle nuove povertà».

A decidere la destinazione delle risorse raccolte è un comitato di gestione costituito in seno alla Fondazione della Comunità Comasca: una prima tranche di aiuti da 22 mila euro è stata destinata al Banco di Solidarietà per il progetto “Dona la spesa smart” che permetterà di arricchire i pacchi viveri in distribuzione nei prossimi mesi, mentre è in programma (verrà probabilmente ufficializzato nelle prossime settimane) un sostegno al Fondo di Solidarietà Famiglia Lavoro voluto dal vescovo Oscar Cantoni.

«Il Fondo Povertà – precisa la segretaria generale – non prevede l’elargizione di risorse direttamente le singole persone o famiglie in difficoltà quanto il sostegno ad enti che se ne occupano o, ancora meglio, a soggetti che sono già in rete tra di loro. Questo perché crediamo sia fondamentale non disperdere le risorse in tanti rivoli, con il rischio di perdere efficacia negli interventi, ma di unire le forze».

Da qui l’appello rivolto ai privati cittadini, ma anche alle aziende, alle associazioni e ai sodalizi.

«Vorremmo diventare – conclude Taborelli – un punto di riferimento per chi ha voglia di dare il proprio contributo, ma non sempre sa come fare. Così com’è stato per l’emergenza sanitaria ci proponiamo come collettore per poi mettere le risorse raccolte a disposizione di chi già opera sul territorio».

Di “alleanza positiva” parla anche Paolo Bustaffa, presidente CDAL (Consulta Diocesana delle Aggregazioni Laicali) e membro del comitato di gestione del Fondo Diocesano di Solidarietà: «Di fronte ad un numero crescente di richieste di aiuto – è il suo commento – è bello vedere come realtà diverse possano unire le forze per provare a tendere la mano alle famiglie in difficoltà. È questa una prospettiva di corresponsabilità in cui come comunità ecclesiale e come cittadini ci sentiamo chiamati a fare la nostra parte».

Per maggiori informazioni
https://dona.fondazione-comasca.it/