Narrare è generare: è fondata su questa convinzione l’idea di raccontare il cammino nella povertà che il Fondo diocesano di solidarietà famiglia lavoro 2020 – voluto dal vescovo Oscar in memoria di don Renato Lanzetti e di tutte le vittime del coronavirus – ha compiuto dal maggio 2020 a oggi. È trascorso oltre un anno dall’inizio di questa esperienza che si è snodata nel territorio diocesano grazie soprattutto all’impegno dei referenti vicariali e degli operatori di contatto.
A oggi sono stati raccolti 654.363 euro e ne sono stati elargiti 564.470 in risposta a 456 domande su 478 presentate.
Le risorse disponibili non basteranno per rispondere alle richieste di aiuto che continuano ad arrivare ed è per questo che la raccolta fondi continua anche con la modalità del “dona ora” (vedi il box nella pagina accanto).Si è ritenuto importante affiancare al resoconto su donazioni ed elargizioni il racconto delle relazioni. Si è così data la parola a chi è entrato in contatto con famiglie e persone per ascoltarle, per preparare con loro le richieste di sostegno e per accompagnarle nella ricerca di soluzioni dignitose e durature.
Dona ora e sostieni il Fondo diocesano
In questo anno segnato dal Covid si sono rivolte a noi diverse famiglie in grande difficoltà. Si tratta di persone occupate nella ristorazione o in aziende che hanno molto ridotto il monte ore lavorativo senza chiedere la cassa integrazione, oppure lavoratori in nero senza tutela alcuna.
Famiglie che prima avevano determinate sicurezze, improvvisamente si sono ritrovate a fare i conti con incertezza e povertà. Altre, già in difficoltà, hanno visto peggiorare la loro situazione e la loro possibilità di sopravvivenza
Anche diverse famiglie seguite da tempo hanno avuto gli stessi problemi, per cinque di loro siamo ricorsi al Fondo patavino, istituito anni fa dall’Ordine dei Frati minori conventuali, e le stiamo sostenendo con una specie di stipendio mensile fino a completamento della cifra stanziata, dietro scrupolosa rendicontazione da parte loro dell’uso che viene fatto del denaro ricevuto.
Abbiamo fatto ricorso anche al Fondo diocesano di Solidarietà Famiglia Lavoro 2020 per un nucleo familiare “storico”. La moglie, essendo occupata nella ristorazione, ha visto ridurre sensibilmente il proprio orario di lavoro e conseguentemente l’unica fonte di reddito della famiglia. Il marito fatica molto a trovare un’occupazione anche perché non ha la patente. Abbiamo perciò richiesto al Fondo diocesano un intervento per poter offrire il corso di Scuola guida. Al momento l’esame di teoria è stato superato senza difficoltà. Siamo in attesa dell’esame pratico.
Non riteniamo affatto che l’attività del FSFL sia competitiva rispetto alle iniziative parrocchiali, anzi offre una preziosa possibilità di integrarle e di confermare l’importanza fondamentale della carità. La Chiesa deve essere vicino ai poveri e testimoniare l’amore di Cristo per loro.
L’esperienza fin qui vissuta ci ha aiutati a rivedere la scala dei valori nella nostra vita e ad operare scelte personali improntate alla sobrietà e all’essenzialità.
Fabrizio Furgoni