Rimarrà chiusa almeno fino a mercoledì la ex statale Lariana dopo la tempesta di domenica scorsa. Una vera e propria bomba d’acqua, concentrata in pochi minuti. Sono stati attimi di puro terrore, quelli di domenica scorsa, per gli abitanti del comune di Blevio, dopo l’improvviso temporale verificatosi poco dopo le 16. Più colpite le frazioni di Sopravilla e Capovico, dove la pioggia di sassi e detriti ha in parte invaso l’ex statale 583 Lariana, costringendo le autorità al blocco della circolazione. Proprio a causa delle gravi conseguenze delle precipitazioni, nella mattinata di lunedì, dopo gli ultimi rilevamenti, la Provincia di Como confermava, con un’ordinanza, “la chiusura totale al traffico della ex SS 583 “Lariana” nel tratto di strada compreso tra la PK 2+120 alla PK. 4+500 nel Comune di Blevio per motivi di incolumità pubblica sino al ripristino delle condizioni di sicura percorribilità della tratta stradale”.

«È accaduto tutto all’improvviso – spiega al telefono don Sandro Zanzi, parroco di Blevio, mentre sullo sfondo si sentono i rumori dei mezzi ancora al lavoro sulla Lariana –. Colte di sorpresa dalla furia dell’acqua alcune donne si sono trovate, in pochi istanti, immerse fino alle spalle. Hanno rischiato la vita, ma per fortuna è andata bene, ed oggi non contiamo dei morti, anche se molti danni. La frazione di Sopravilla è stata letteralmente travolta, l’acqua ha trascinato via tutto quello che trovava, auto, moto, è entrata nelle case, alcune delle quali sono inagibili, e chissà se ci si potrà rientrare. Alcune famiglie sono state sfollate. Negli occhi di molti ho visto la paura, tanta paura, ma anche la determinazione a ripartire, tant’è che da subito chi poteva si è messo al lavoro per liberare il fango e i detriti. La chiesa? Inizialmente si è allagata, ma grazie ai volontari siamo riusciti a ripulirla velocemente e non ha subito alcun danno. Vi chiedo di pregare per questa gente».

Danni importanti anche nel resto della provincia, da Vighizzolo di Cantù, a Olgiate Comasco, a Uggiate Trevano, a Tavernola, a Zelbio. Per non parlare di fienili e stalle scoperchiati, ortaggi mitragliati e campi di mais devastati, come riscontrato dall’immediato monitoraggio condotto da Coldiretti Como-Lecco.

Vi mostriamo alcune immagini del disastro e dei lavori in corso, che proseguono in queste ore.