Patrono. Nella liturgia cattolica, il santo o la santa che una regione, diocesi, città, comunità religiosa o altro gruppo di fedeli onora con speciale culto quale particolare intercessore e protettore presso Dio. Rileggendo la definizione della Treccani di “patrono” – riportata in apertura di questo articolo -, mi sono chiesto come in questi ormai quasi due anni di pandemia la città di Como, la diocesi, i battezzati abbiano potuto o voluto attingere alla protezione e alla intercessione di Sant’Abbondio. La risposta, almeno per quello che traspare, è semplice: poco o niente. Certamente il nostro Santo patrono è un po’ strano: di lui si sa realmente molto poco, non ha compiuto eclatanti miracoli, non ha lasciato lunghi scritti a cui attingere sapienza e ispirazione. Da più di 1500 anni semplicemente riposa un pezzo nella sua Basilica, un pezzo in Cattedrale. In realtà, a ben guardare, ogni domenica è data l’occasione per riprendere la venerazione per Sant’Abbondio, per rimetterci in cammino con Lui alla sequela di Gesù. Ogni volta infatti che nella Santa Messa proclamiamo il Credo, la fede, ci è data la possibilità di andare al cuore dell’esperienza di Sant’Abbondio. Un uomo appassionato di Gesù appassionato della fede in Gesù, per cui si è speso, preparando, inviato dal Papa, il grande Concilio del 451, con la dichiarazione di unità nella fede della Chiesa d’Oriente e d’Occidente. Per lui, la sequela a Gesù coincideva con una obbedienza al Papa e con un servizio fatto di Verità e Carità nella Chiesa e per la Chiesa. Nella non chiara situazione di cambiamento d’epoca che stiamo vivendo, per alcuni aspetti simile a quella del tempo di Sant’Abbondio, che vedeva venir meno la sicura protezione e secolare tradizione dell’Impero Romano d’Occidente, queste due caratteristiche del nostro Patrono sono sorgente limpida a cui attingere ogni giorno.
Lo chiedo in primis per me ogni giorno recitando la preghiera a Sant’Abbondio composta alcuni anni fa dal nostro Vescovo Oscar, sperando che possa essere occasione per ravvivare in ogni battezzato della nostra Diocesi una viva devozione a Sant’Abbondio, con ragione e cuore.
don Andrea Messaggi – Rettore pro tempore della Basilica di Sant’Abbondio in Como