«A un anno dalla morte di don Roberto iniziamo insieme questa giornata con la preghiera del Santo Rosario». Con queste parole don Gianluigi Bollini ha presieduto la preghiera di suffragio per don Malgesini alle 7.00 di questa mattina, 15 settembre, nell’ora in cui il “don” veniva colpito mortalmente da un senza dimora che aveva sempre aiutato. Una preghiera in unità spirituale con i familiari di don Roberto e la comunità di Regoledo (So) di cui era nativo.
«In tutti sono ancora vivi il dolore per l’uccisione di don Roberto e per la perdita di una persona cara e amata da tutti – ha aggiunto don Bollini -, ma anche lo stupore per la sua testimonianza di vita evangelica, fatta di dono verso tutti». In don Malgesini si incarnano le parole di San Paolo nella Prima Lettera ai Corinti: mi sono fatto debole con i deboli, mi sono fatto tutto a tutti. Don Roberto è stato ucciso nel giorno in cui cade la ricorrenza liturgica della Vergine Addolorata: «oggi preghiamo insieme a Maria, alla luce della testimonianza di don Roberto. La preghiera del Rosario, recitato dai fedeli della comunità pastorale Beato Scalabrini e da alcuni volontari che proseguono l’impegno di don Roberto accanto ai poveri, si è alternata alla lettura di brani di scritti e di preghiere Santa Teresa di Calcutta, per la quale don Malgesini aveva una predilezione speciale.
Oggi pomeriggio, alle 17.30, ci sarà l’intitolazione di Largo don Roberto Malgesini negli spazi antistanti la chiesa di San Rocco. Due le Sante Messe di suffragio questa sera alle 20.30: nella chiesa di San Bartolomeo a Como, presieduta dal Vescovo Oscar Cantoni, e nel paese natale di don Malgesini, a Regoledo.