«Vieni Signore Gesù». Il grido che ha attraversato i secoli e la storia della Chiesa «è anche il grido dei discepoli oggi», dice il vescovo monsignor Oscar Cantoni nel suo Messaggio per il Tempo di Avvento. Questa acclamazione, sostiene il Vescovo, «esprime il desiderio più profondo di quanti lo cercano attraverso le tante vie attraverso le quali Egli si manifesta». Da monsignor Cantoni anche una riflessione sulle difficoltà che ancora stiamo vivendo.
«Il grido dei discepoli che invocano l’avvento del Signore – scrive a tal proposito monsignor Cantoni – ci induce a riconciliarci con la nostra fragilità e debolezza, che soprattutto in questi tempi di pandemia si è manifestata con piena evidenza. Spesso, infatti, le persone sono portate a camuffare la propria vulnerabilità. Mentre cercano in tutti i modi di evidenziare il meglio di loro stessi, mediante il culto della personalità, che vive alla ricerca di continuo consenso, della bramosia del successo, nascondono ciò che di più vero caratterizza l’umanità. Il Figlio di Dio, nel desiderio di una vera intimità con gli uomini, si fa nostro fratello proprio attraverso la fragilità, là dove tante volte noi ci vergogniamo. Il Signore Gesù entra nella nostra debolezza per farsi nostro fratello, senza disdegnare nulla. Condivide la strada della vita e la riempie del suo amore e della sua forza. La fiducia nella presenza attiva del Signore ci renda capaci di accogliere e riconciliarci anche con le nostre inconsistenze. Perciò lo supplichiamo: vieni, Signore Gesù!».
Dal Vescovo Oscar, in chiusura, l’augurio di vivere pienamente il Tempo di Avvento: «invochiamo il ritorno del Signore – è la sollecitazione del presule – perché ci purifichi il cuore e ci doni la sua sapienza, attraverso la quale intravedere i tanti segni di bontà e di giustizia che gli uomini manifestano oggi dentro il loro vissuto quotidiano». Per leggere e meditare il testo integrale del Messaggio del Vescovo per il Tempo di Avvento, clicca qui.