È stata un vero successo la prima edizione della campagna “Intimo Sospeso” nata grazie alla collaborazione di Confeserventi Como e della Caritas cittadina.

Nel corso della prima raccolta – dai primi di novembre 2021 fino a fine gennaio – sono stati donati circa settecento capi di vestiario che saranno destinati ai senza dimora della città. Più precisamente: circa 400 pezzi tra slip e boxer, 200 paia di calze e un centinaio tra canotte e t-shirts, alle quali vanno aggiunte alcune magliette in lana e pigiami.

«“Intimo Sospeso” è stata un’iniziativa bella e proficua. Siamo felici di aver raccolto tanti indumenti utili per le persone senza dimora della città. Il nostro grazie sincero ai negozianti affiliati a Confesercenti Como che hanno aderito e a tutte le persone che hanno acquistrato la merce al mercato o in altri punti vendita, dimostrando grande sensibilità per questo progetto solidale». Sono le parole di Anna Donnini, “storica” volontaria del Centro di Ascolto di Como e della Caritas cittadina.


L’obiettivo era di raccogliere in città, grazie alla disponibilità e alla collaborazione di negozianti e ambulanti del settore abbigliamento, indumenti intimi (precisamente slip, boxer e calze) da destinare a persone senza dimora (uomini). Ogni persona era invitata a sostenere questa iniziativa solidale acquistando gli indumenti proposti nei punti vendita aderenti (in prevalenza bancarelle del mercato di viale C. Battisti e alcuni negozi in città, a Prestino e a Sagnino). Una volta fatto l’acquisto, gli indumenti erano conservati dallo stesso esercente e successivamente consegnati all’incaricato Caritas con il compito di distribuirli attraverso il Coordinamento Vestiario della città.

«In questi mesi sono stati raccolti più di 3.000 euro di merce – ricorda Anna Donnini –. Questi quantitativi dovrebbero essere sufficienti a far fronte alle necessità ancora per alcuni mesi. Proprio nei giorni scorsi abbiamo deciso di sospendere l’iniziativa che verrà riproposta con ogni probabilità nel prossimo autunno o, se fosse necessario, anche in altri periodi dell’anno. Ancora un grazie di cuore a tutti!».