Una nuova tegola sulla cultura musicale comasca. Dopo 38 anni di prestigioso servizio la libreria Melos di Como, ubicata in via Cadorna vicino al Conservatorio, nata dall’iniziativa di Daniela Romanò, allora studentessa di pianoforte vicina al diploma, chiude i battenti. La libreria aveva ripreso quello che altrove, soprattutto all’estero, era già una realtà consolidata: un luogo gestito da una persona competente per soddisfare l’interesse verso l’editoria musicale: sia quella specialistica di chi studia e insegna musica in maniera professionale, sia l’interesse del curioso e dell’amatore.

Daniela Romanò

Il fascino della musica scritta e stampata è l’emozione di aprire un nuovo libro di musica, esplorandone il contenuto con il proprio strumento e con altri musicisti o approfondire, attraverso la lettura, l’autore preferito. Persino nell’era digitale rimane intatta questa emozione per l’oggetto libro, che tiene in contatto l’uomo con il mondo dei suoni attraverso i simboli della scrittura musicale, che si è sviluppata in centinaia di anni di esperienza così importante per la cultura dell’uomo.

La caratteristica particolare di una libreria musicale è data dal fatto che buona parte dei libri in essa presenti non sono scritti nel consueto alfabeto della lingua (di qualsiasi lingua parlata), ma nell’”alfabeto” dei suoni, che è la notazione musicale, che si presenta al neofita come un linguaggio per addetti ai lavori, ma che è internazionale e supera le barriere linguistiche ed è accessibile a tutti.

Vi si trovano libri inerenti alla metodistica e alla letteratura strumentale per ogni strumento, accanto a libri di carattere strettamente musicale di argomento storico e analitico, biografico e filosofico, negli ambiti più disparati: antico, classico, popular, jazzistico, contemporaneo e didattico.

Per questo motivo, dal 26 febbraio al 30 aprile, sarà possibile acquistare i libri, i metodi, gli spartiti e gli accessori disponibili in Libreria con sconti dal 20% al 70%.

Il Settimanale ha incontrato Daniela Romanò, ideatrice e fondatrice della “Libreria Melos”, al fine di ricordare questi anni vissuti intensamente nell’ambito della cultura musicale comasca.

Leggete l’intervista completa sul giornale cartaceo di questa settimana.

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