Dal 10 al 13 novembre arriva a Como la prima edizione di FuoriFest, il festival di giornalismo organizzato dai ragazzi e dalle ragazze di Fuorifuoco. Il tema di quest’anno è quello della comunità, declinata e analizzata nelle sue varie forme. La quattro giorni prevede una serie di eventi gratuiti diffusi sulla città e aperti alla popolazione per approfondire il tema del giornalismo multimediale.

Durante il festival, finanziato dal bando YouthBank 2020 di Fondazione Comasca e da una riuscita campagna di raccolta fondi, verranno proposte varie attività culturali.

Tra le principali iniziative la proiezione al Gloria del documentario Deforestazione Made in Italy, del giornalista freelance italiano Francesco de Augustinis, due corsi di formazione per giornalisti della Google News Initiative tenuti da Gabriele Cruciata e un workshop sul podcast con la partecipazione di Arianna Poletti, giovane freelancer di base in Tunisia.
La sera del sabato verrà anche premiato il documentario vincitore del concorso indetto per FuoriFest, che ha visto vincere tra le tante proposte l’inchiesta transnazionale “La via del ritorno” di Youssef Assan Holgado, Giovanni Culmone e Matteo Garavoglia, che indaga gli accordi esistenti tra Italia e Tunisia riguardo alla gestione dei flussi migratori.

“Sappiamo quanto è difficile essere giovani giornalisti in Italia – racconta Maria Colonna, una delle organizzatrici del festival. Sui giornali si leggono sempre gli stessi nomi e per chi inizia a lavorare in questo ambito è spesso difficile coltivarsi uno spazio”. Per questo motivo, FuoriFest sarà l’occasione per rimettere al centro lo sguardo della comunità giovanile, privilegiando le voci under 35 e creando momenti di confronto e dialogo con la cittadinanza.

“Questo festival è la realizzazione e la concretizzazione delle idee e degli spunti emersi nel corso dei 3 anni di redazione. Sono molto orgogliosa di quello che abbiamo costruito” – afferma Clara Latorraca, una dei membri di FuoriFuoco. “Organizzarlo è stato molto stimolante – aggiunge l’organizzatrice. Sicuramente si è rivelato impegnativo, ma con la collaborazione di tutti siamo riusciti a realizzare questo progetto. Inoltre, ognuno ha avuto la possibilità di dedicarsi alla preparazione degli aspetti che lo interessavano di più: chi si è occupato della comunicazione, chi della mostra fotografica, chi della logistica. È stato un momento di crescita per tutti”.

FuoriFest è anche un invito a vivere insieme gli spazi della città, che talvolta si mostrano inospitali nei confronti dei giovani.

“È molto difficile trovare luoghi disponibili dove poter proporre iniziative culturali, soprattutto se non si dispone di grandi mezzi economici o di conoscenze” racconta Maria. Per la realizzazione del festival, FuoriFuoco ha collaborato con alcune realtà comasche che promuovono attività culturali sotto diverse forme. Tra queste troviamo Arci Millenium 82 che ha supportato il progetto con grande dedizione, Cinema Gloria, Como Contemporanea, SeFemm, GenerAzioni, Ostello Bello e Consorzio Abitare.

“Vorremmo ricostruire la narrazione di Como, spesso dipinta come una città ostile e cupa, in cui le iniziative dei giovani sono limitate – racconta Riccardo Soriano, membro di Fuorifuoco. Vorremmo dimostrare che questa percezione può essere invertita con la partecipazione di una cittadinanza che si attiva”.

Giovedì 10 novembre alle ore 20.30 il festival verrà aperto con la proiezione del documentario “Deforestazione made in Italy” del giornalista Francesco De Augustinis presso il Cinema Gloria.

Per registrarsi agli eventi e consultare il programma completo basta navigare il sito www.fuorifuococomo.it

FUORIFUOCO 

Fuorifuoco è un laboratorio di giornalismo partecipato nato nel 2019 da un’idea di Tommaso Siviero e Clara Latorraca. I due giovani comaschi avevano entrambi avuto esperienza in ambito giornalistico, scontrandosi con alcune mancanze nella proposta culturale della città di Como. Con l’idea di costruire un progetto condiviso, i due lanciano il progetto ad ottobre 2019 grazie al bando YouthBank 2018 e con il supporto di Cooperativa Lotta contro l’Emarginazione e del giornalista del Settimanale Michele Luppi. A febbraio del 2021 viene pubblicato il primo lavoro, “Lago della bilancia”, un’indagine per rimettere al centro lo sguardo dei giovani sul lago di Como.

“Se da una parte il progetto è nato dal bisogno individuale di fare un’esperienza lavorativa interessante e da un bisogno sociale di portare nuove proposte per la città, Fuorifuoco vuole anche offrire uno spazio e degli strumenti per permettere ai giovani di esprimersi, possibilmente venendo ascoltati dalle istituzioni e dagli adulti, che a Como fanno sempre fatica a non dimenticarsi di loro e dei loro bisogni”, racconta Tommaso. 

Fuorifuoco organizza eventi di divulgazione del giornalismo, laboratori, workshop, talk, rivolgendosi alla cittadinanza a tutte le realtà del territorio; realizza reportage e approfondimenti su temi diversi guardando ai modelli dello “slow journalism”, un tipo di giornalismo lento e di approfondimento che si fa promotore di un’informazione di qualità, senza rincorrere le breaking news del momento.