«All’interno della società create mentalità, create opinione. Avete, quindi, un compito di alta responsabilità per le conseguenze delle vostre affermazioni presso chi vi legge». Così ha esordito il Vescovo di Como, cardinale Oscar Cantoni, rivolgendosi ai giornalisti in occasione della ricorrenza liturgica di San Francesco di Sales. L’incontro è avvenuto ieri mattina, al termine della Messa celebrata nella chiesa del monastero della Visitazione, un luogo divenuto familiare agli operatori della comunicazione comaschi che, con le claustrali, condividono la memoria del patrono.
Nell’omelia il cardinale aveva sottolineato, commentando le letture del giorno, come san Francesco di Sales abbia avuto «l’accortezza di leggere con verità il suo tempo», consapevole «del passaggio d’epoca che il mondo stava affrontando». (Clicca qui per leggere l’omelia integrale)
Da qui ha saputo creare «linguaggi e stili nuovi… Vale anche per noi ciò che san Francesco raccomanda: imparare a leggere la storia e abitarla con fiducia». Nel successivo dialogo con i giornalisti, Cantoni ha declinato le sue riflessioni guardando alla professione giornalistica. Dopo aver ringraziato gli operatori della comunicazione per il loro impegno, il Vescovo ha evidenziato che «le notizie scandalistiche sono le più allettanti. Fanno gola. Oggi non mancano, purtroppo anche nella Chiesa e noi ne proviamo profonda vergogna», ha affermato con tono deciso. Invitando a rifuggire le facili generalizzazioni, il porporato ha raccomandato ai giornalisti: «Non dimenticatevi di essere educatori di chi vi legge. Potete costruire, ma anche potete distruggere con molta facilità ed immediatezza. Avete una responsabilità gravosa. Non sminuite questa altissima responsabilità».
Ribadendo che non «è lecito distruggere la dignità delle persone… tanto più con giudizi spesso sommari e, magari, per fatti non provati», il cardinale è tornato a chiedere di aiutare «chi legge o chi ascolta ad avere uno sguardo positivo sulla società». Occorre «educare a vedere il bene che esiste ed è abbondante», ma che è soffocato «come se prevalesse sempre e solo il male». Da qui l’invito a «infondere coraggio ed eliminare la conflittualità». In chiusura un’osservazione sulle tante critiche a papa Francesco. «Attacchi che tradiscono una visione lontana dalla fede – ha chiosato Cantoni – perché la Chiesa è in mano allo Spirito Santo, che sa guidarci nonostante le fatiche e le cadute, perché siamo profondamente umani».