Venerdì 13 giugno, dalle ore 10.30, presso la “Casa di Gino” di Lora (via Oltrecolle 36), si terrà l’evento “Oltre 70 anni di storia: l’inclusione tra casa, lavoro e natura”. In questa occasione si celebrerà il percorso che ha portato al completamento della struttura di Housing sociale “Mons. Aurelio Bacciarini” e Gianni Magni presenterà il progetto “Oasi Don Guanella”. A questo evento presenzieranno anche il vescovo di Como, Cardinal Oscar Cantoni, padre Umberto Brugnoni e don Alessandro Allegra, rispettivamente superiore generale e provinciale dei Servi della Carità – Opera Don Guanella, il ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli e numerose autorità civili. Questi nuovi spazi nascono per rinnovare la missione della Casa di Gino attraverso l’apertura alla dimensione abitativa autonoma dell’Housing “Fermarsi non si può” nella Casa “Mons. Aurelio Bacciarini”, pensata per accompagnare persone adulte con disabilità in percorsi abitativi indipendenti o semi-autonomi e la nascita dell’“Oasi Don Guanella” che aspira a fare in modo che questa realtà possa dialogare con il mondo esterno e generare bellezza condivisa.

La nascita della Casa di Gino deriva da un momento di dolore che si è trasformato in un dono. Nel 1946 i coniugi Grassi perdono il figlio Gino nella battaglia di El Alamein in Egitto e, dopo questo tragico avvenimento, decidono di affidare le loro proprietà di Lora all’opera Don Guanella, con lo scopo che questo diventasse uno spazio utile per accogliere, educare e accompagnare le persone più fragili. In quel primo dopoguerra si riesce quindi a fondare una colonia agricola educativa: un luogo in cui il lavoro nei campi è in grado di formare le persone e di restituire dignità. Da quel momento la Casa di Gino non ha mai smesso di rimanere fedele al proprio spirito originario, ovvero mettere al centro la persona, specialmente la più fragile, con attenzione concreta, educativa e spirituale. Allo stesso tempo, con il passare degli anni, la Casa di Gino si è adattata ai bisogni della società in continua evoluzione, sempre mantenendo però un occhio di riguardo al mondo umanistico e alla visione cristiana di San Luigi Guanella.

Il Superiore della Casa don Remigio Oprandi sottolinea che l’ambiente offre un’accoglienza calorosa e rispettosa nei confronti di tutti. Chi viene ospitato può notare che ogni giornata è scandita da attività educative, occupazionali e relazionali: si lavora nell’orto o nella falegnameria, si preparano dolci, si curano gli animali, si partecipa a uscite culturali e attività sportive. La missione educativa di questo progetto mira all’inclusione delle persone nella loro interezza: corpo, mente, relazioni, desideri e spiritualità.