Un timbro nel salone di Villa Olmo, lunedì 3 aprile, ha ufficialmente dato il via alle celebrazioni per il bimillenario pliniano, con molteplici eventi che interesseranno i prossimi due anni a Como e dintorni. L’occasione è stata la presentazione e la prima timbratura del francobollo celebrativo dedicato a questa straordinaria ricorrenza, emesso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Stampato in 270 mila copie il bollo postale accompagnerà l’immagine dell’insigne comasco nell’Italia e nel mondo.

Una data non casuale, quella del 3 aprile. Era infatti il 3 aprile 1961 quando veniva emesso il francobollo più famoso d’Italia, quel “Gronchi rosa” scelto per commemorare il viaggio del presidente della Repubblica Giovanni Gronchi in Sudamerica, che venne ritirato la sera stessa per un errore nell’illustrazione. Errore che fece la fortuna di qualche migliaio di collezionisti. Ed è l’auspicio di una fama almeno equivalente quello che Luca Levrini, presidente del Comitato Nazionale per le celebrazioni del Bimillenario Pliniano (costituitosi lo scorso 23 marzo) ha evocato nel corso della presentazione. Il francobollo riproduce l’opera dell’artista comasco Fabrizio Musa, dal titolo “Plinio.txt”, realizzata nel 2022, e raffigurante un ritratto di Plinio il Vecchio da collezione privata.

Il momento della timbratura ufficiale del francobollo celebrativo
«Da oggi iniziamo a condividere l’eredità culturale di Plinio il Vecchio in tutta Italia – sono state le parole di Luca Levrini -. Un’ambizione indispensabile e necessaria per le necessità culturali dell’oggi; impegnarsi ad attingere spunti e riflessioni dal pensiero classico è un esercizio concreto ed utile, stante l’attualità e modernità del pensiero pliniano. Per merito del ministero delle Imprese e del Made in Italy iniziamo questo percorso grazie alla emissione del francobollo commemorativo, simbolo che potrà lasciare alla storia il ricordo del bimillenario della nascita del nostro concittadino. Ad oggi emettere un francobollo significa, infatti, entrare in una narrazione che diventa memoria storica, dove gli eventi del passato si fissano nel futuro, grazie all’arte e alle funzioni filateliche. Sono numerose le riflessioni che suscitano l’osservazione dell’immagine del Musa utilizzata nello splendido francobollo celebrativo. La prima riflessione riguarda il colore. Un azzurro intenso che ricorda il nostro lago, osservato, studiato e ammirato da Plinio; ma anche l’azzurro del mare del golfo di Napoli che Plinio ha navigato nel suo celebre viaggio verso il Vesuvio, spinto dalla curiosità del ricercatore ma anche del coraggio dell’eroe».

Presenti alla “nascita” del francobollo anche la ministra comasca per la Disabilità Alessandra Locatelli: «Apprezzo si sia riusciti a radunare, attorno a questa ricorrenza, persone ed enti che, innanzitutto, stanno contribuendo a rafforzare la nostra comunità comasca, visto che ricordare figure come Plinio ci permette di valorizzare la nostra identità e la nostra tradizione, e di testimoniarlo davanti a tutta l’Italia. L’auspicio è che a questa commemorazione seguano molte altre iniziative che mostrino come figure del nostro territorio hanno contribuito a cambiare la nostra storia e la sua capacità di leggerla». «Non è vero che con la cultura non si mangia – ha commentato il presidente della Camera di Commercio di Como e Lecco Marco Galimberti – perché la cultura può essere un ottimo brand per il nostro territorio, già bellissimo di suo, permettendogli di consolidare la sua identità». «Presentare oggi un francobollo celebrativo dedicato a Plinio il Vecchio – le parole del sindaco di Como Alessandro Rapinese – significa custodire la memoria e rinnovare la conoscenza delle opere di questo illustre cittadino comasco, celebre in tutto il mondo».

Plinio: uomo dei saperi
Nato a Nuvum Comun, l’odierna Como, tra il 23 e il 24 d. C, Gaius Plinius Secundus, a noi più noto come Plinio il Vecchio, è una figura storica cruciale del processo di sviluppo culturale europeo sia come primo “storico dell’Arte”, sia come grande testimone e narratore dell’Età Classica. Fra le sue numerose opere, l’unico lavoro giunto a noi è la “Naturalis Historia”, vero condensato di sapere antico, pensato a beneficio dello sviluppo culturale ed economico della articolata società romana nel suo complesso. Di fatto un’enciclopedia ante litteram, di 37 volumi, che tratta di geografia, antropologia, zoologia, botanica, medicina, mineralogia, lavorazione dei metalli e storia dell’arte. Una miniera di notizie e meraviglie, anche di tipo storico, politico ed etico, un archivio del mondo, una storia dell’universo, la celebrazione dell’immensa varietà della natura, strumento utile e di valore per ogni epoca.

Il Comitato Nazionale per le celebrazioni del Bimillenario Pliniano
Il Comitato Nazionale per le celebrazioni del Bimillenario Pliniano è stato istituito il 23 marzo scorso con il compito di programmare, promuovere e curare lo svolgimento delle manifestazioni per le celebrazioni dei duemila anni dalla nascita di Plinio il Vecchio. Alla sua guida, in qualità di presidente, Luca Levrini; presidente onorario Gian Biagio Conte, vicepresidente Massimiliano Mondelli e segretario tesoriere Claudia Striato.

«Le iniziative che proporremo non saranno esclusivamente celebrative, piuttosto di diffusione ed attualizzazione in tutta Italia del saggio e ricchissimo pensiero classico pliniano – sono state le parole di Luca Levrini al momento del suo insediamento – Siamo certi, infatti, che la riscoperta e la resa attuale della cultura classica possono essere di concreto stimolo per la crescita sociale e civile; in particolare nelle scuole e nelle famiglie dove, quanto scritto dal Plinio, può essere letto con il beneficio e l’utilità dell’oggi. Sono già oltre 30 le iniziative che abbiamo in animo di sviluppare; oltre queste si auspica che molte realtà culturali del territorio italiano organizzino eventi e richiedano il patrocino morale al Comitato per diffondere il più possibile il patrimonio ed il sapere pliniano». «L’eredità di Plinio il Vecchio è un valore incontrovertibile e assai prezioso. Personalmente, per mia parte, sono felice di poter contribuire alla reviviscenza del pensiero e dei saperi diffusi da Plinio. – il commento di Gian Biagio Conte – Il suo lascito si è arricchito di ammirazione nel corso di duemila anni e ha permeato di sé l’intera cultura occidentale. L’iniziativa cui intende dar vita il Comitato delle celebrazioni del Bimillenario è rivolta a tutti i destinatari che sapranno fare della propria ammirazione il più significativo omaggio di riconoscenza che possa tributarsi a un’opera davvero incomparabile»

Il sito dedicato alle iniziative del Bimillenario Pliniano è visitabile all’indirizzo www.plinio23.it.