Venerdì 23 giugno, a Como, si svolgerà il “Meeting dei Grest” promosso dalla Pastorale Giovanile Vicariale di Como centro, attraverso l’Associazione “Noi” dell’Oratorio San Giovanni Battista Scalabrini di San Bartolomeo, con il coinvolgimento degli altri due vicariati che insistono sulla città di Como: quello di Monteolimpino e quello di Rebbio. Parteciperanno 16 oratori, per un totale di 2400 iscritti, fra ragazzi, educatori, animatori, sacerdoti. Il programma della giornata prevede l’arrivo e l’accoglienza dei gruppi dalle ore 10.00. Dalle ore 11.00 si svolgerà il momento di riflessione, con il commento al Vangelo a cura di don Pietro Bianchi (responsabile diocesano della Pastorale Giovanile-Vocazionale); la testimonianza di Franca Bottacin, presidente della onlus Abio-Como (l’associazione che da 35 anni è accanto ai bambini e alle famiglie nei reparti ospedalieri pediatrici); l’indirizzo di saluto del vescovo di Como, cardinale Oscar Cantoni. Dopo il pranzo, e fino alle ore 15.30, saranno proposti diversi giochi – differenziati per fascia d’età, elementari e medie –: una trentina di stand organizzati dagli oratori partecipanti.

Il tema che accompagnerà il Meeting intervicariale è “La vita è servire”, ispirato alla proposta diocesana “Tu per Tutti” (che, a partire dalla parabola del Buon Samaritano, invita i ragazzi a riflettere sull’importanza del “mettersi a servizio” del prossimo). «È un progetto al quale stiamo lavorando da inizio anno – spiega don Fabio Melucci, referente per la Pastorale giovanile vicariale di Como centro –, un percorso che ci ha permesso innanzitutto di incontrarci, di dare spazio alle relazioni e pensare un’iniziativa per dare colore alla città. Un cammino è iniziato e vorremmo, per il futuro, immaginare altre proposte, guardando alle diverse fasce d’età giovanili».

Ad accogliere i partecipanti sarà lo stadio Sinigaglia: «Il Comune – spiega l’assessore alle politiche giovanili Francesca Quagliarini – ha dato l’autorizzazione all’utilizzo dello Stadio per la festa di chiusura dei Grest della città di Como, limitatamente agli spazi autorizzati dai referenti del Calcio Como. Si è accolta la richiesta, inserendo tale iniziativa tra le cinque manifestazioni che il Comune proprietario ha facoltà di promuovere ogni anno, nell’ambito della propria attività istituzionale, con uso gratuito dello stadio».