Sono state consegnate nel pomeriggio di martedì 26 settembre 2023 le benemerenze istituite dall’Amministrazione Provinciale di Como alla memoria di don Roberto Malgesini, il prete ucciso a Como il 15 settembre 2020. Erano presenti oltre al presidente Fiorenzo Bongiasca, il vescovo di Como, cardinale Oscar Cantoni, il prefetto, Andrea Polichetti, e la vicesindaco del Comune di Como, Nicoletta Roperto.

Per l’occasione è stata consegnata una benemerenza alla memoria a Roberto Bernasconi, direttore della Caritas di Como scomparso lo scorso anno con la seguente motivazione: «Per la generosa e instancabile opera compiuta in Caritas Diocesana, lavorando con dedizione assoluta e disinteressata per il bene dei più deboli e fragili, a cui ha dedicato la vita intera».

A ritirare il riconoscimento è stata la moglie di Roberto Bernasconi, Laura Casartelli.

L’iniziativa ha lo scopo di riconoscere pubblicamente valore ed estimazione nei confronti di coloro che, con opere concrete nei diversi campi delle attività umane, abbiano svolto un ruolo importante per la comunità provinciale, contribuendo con la propria azione ad affermare il prestigio e la conoscenza del territorio e della sua storia, a diffondere sentimenti di solidarietà sociale ed economica, a servire le istituzioni pubbliche e private con senso di abnegazione nell’interesse generale.

La benemerenza è stata consegnata anche all’Associazione Incontri Mensa di Solidarietà di Cantù, all’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Como e a Marco Marelli, Presidente dell’ENPA sezione Como.

«Sono lieto, mi rallegra e commuove il fatto che don Roberto Malgesini venga ricordato e la sua memoria continui a suscitare esempi di solidarietà, impegno e partecipazione sociale. Questo è molto bello», ha spiegato il cardinale Cantoni.

il diacono Roberto Bernasconi

Rivolgendosi ai presenti e a Laura Casartelli il cardinale Cantoni ha ribadito: «Vorrei sottolineare di Roberto la sua piena disponibilità. Era un uomo, un consacrato – essendo diacono – che aveva sempre tempo. Sempre disponibile, a tutte le ore, a tutti i bisogni. Non ha mai detto di no. Una persona così fa pensare ed è un grande modello di vita. Di lui voglio aggiungere una grande caratteristica: era un uomo di mediazione, era capace di affrontare i problemi trovando sempre occasione per arrivare ad accordi onorevoli. Questa è un’arte: il saper trovare il bene dappertutto».

Il presidente della provincia Bongiasca ha concluso: “Oggi riflettiamo sull’eredità di don Roberto e sulla responsabilità che abbiamo di portare avanti il suo lavoro.  Siamo tutti chiamati a fare la nostra parte per rendere Como e tutta la nostra provincia un luogo migliore per tutti, proprio come ci ha insegnato”.