«La non violenza sta diventando la strada maestra su cui costruire il futuro. Non violenza non vuol dire rassegnazione o indifferenza, ma impegno costruttivo dei discepoli di Gesù di fare in modo che Stati, relazioni in famiglia e relazioni tra persone siano basate sulla comprensione, sul dialogo, e che le differenze vengano risolte in maniera serena e ragionevole, in modo che il mondo in cui viviamo non veda più tutta la violenza di cui, purtroppo, ancora siamo in parte testimoni».

Così monsignor Silvano Maria Tomasi, del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, ha commentato, la questa mattina, la presentazione del Messaggio di papa Francesco per la Giornata Mondiale della Pace 2017, la numero cinquanta. In un mondo «frantumato» in cui si combatte una «guerra mondiale a pezzi», tutti sono chiamati a «costruire un mondo libero dalla violenza».

È quanto scrive il Santo Padre nella sua riflessione incentrata sul tema: “La nonviolenza: stile di una politica per la pace”. Il Papa rivolte un appello in favore del disarmo e per l’abolizione delle armi nucleari e assicura l’impegno della Chiesa in favore della pace attraverso la nonviolenza. Importante anche l’appello a trovare e costruire pace e concordia per arginare le violenze in famiglia.

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Il messaggio è stato diffuso a poche ore dal terribile attentato che, nella giornata di ieri, ha colpito la cattedrale copta di San Marco in Egitto, provocando almeno 25 vittime, di cui sei bambini. La bomba è esplosa durante la celebrazione della S. Messa domenicale.

Sul numero 47 del Settimanale – in uscita questa settimana – potrete trovare un’ampia sintesi del Messaggio, che porta la data della Solennità dell’Immacolata, 8 dicembre 2016. Sull’edizione natalizia invece, come da tradizione, verrà pubblicato il testo nella sua forma integrale.