Mercoledì 1° febbraio, presso la Sala Stemmi del comune di Como, si è svolta la consegna degli attestati di frequenza ai corsi formativi per panettiere, mulettista e pizzaiolo a 49 ragazzi richiedenti la protezione internazionale. Il ciclo di specializzazione si è tenuto nella seconda metà del 2016 ed è stato realizzato grazie alla rete Caritas-Acli, di cui fanno parte anche Acli Solidarietà e Servizi, l’Opera Don Guanella, la Pastorale Migranti, la Fondazione padri Somaschi e le cooperative Lotta all’emarginazione, Questa Generazione e Simpoké.
La consegna è iniziata con un breve discorso da parte del prefetto Bruno Corda il quale ha ringraziato tutti gli enti per l’accoglienza che sono stati in grado di offrire e per l’impegno dimostrato nel dare un futuro a questi giovani. “Questi ragazzi ora hanno in mano una cassetta degli attrezzi – continua il prefetto – con la quale potranno essere cittadini del mondo laboriosi e volenterosi, ma soprattutto utili a loro stessi”. A seguire il sindaco Mario Lucini che si è congratulato per il successo raggiunto dai giovani e ha evidenziato l’importanza di questa occasione per rafforzare i rapporti saldi tra chi accoglie e chi è accolto. Roberto Bernasconi, direttore della Caritas di Como, ha ringraziato personalmente i ragazzi per la costanza e l’impegno, sottolineando il fatto che “in un momento difficile sono stati capaci di essere protagonisti e fautori di qualcosa di bello”. Dopo gli interventi di Mauro Minotti, vice-presidente delle Acli e del prof. Carlo Losito per i padri Somaschi, hanno preso la parola anche due ragazzi, Atiqullah Ahmadzai proveniente dall’Afghanistan e Makalo Sankung del Gambia, i quali hanno ringraziato tutti di cuore per la possibilità offerta loro.
È quindi seguita la consegna degli attestati tra applausi e sorrisi. Il tutto si è concluso con un rinfresco.
Nel corso dell’intero 2016 sono stati complessivamente 118 i richiedenti di protezione internazionale che hanno avuto modo do frequentare i percorsi formativi promossi dalla rete Caritas-Acli. Oltre a quelli di pizzaiolo, mulettiere e panettiere da segnalare anche o percorsi formativi di cameriere, imbianchino, sarto, aiuto cuoco e agricoltore.