In occasione della “XXII giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti di tutte le mafie” a Lecco le porte di quello che era il quartier generale del clan Coco Trovato si sono potute riaprire e svelare “FIORE: cucina in libertà” una pizzeria per la legalità laddove vi era una pizzeria “facciata” del controllo criminale di un territorio. L’apertura ufficiale è per il 1° aprile.

Chi ha avuto l’occasione di entrarci alcuni anni fa, abbandonata e inutilizzata, la descrive come un fortino, uno spazio pensato per essere inaccessibile ad occhi indiscreti. E proprio questo doveva essere, nelle idee di chi lo costruì: un fortino, mascherato da pizzeria, da cui il clan Coco Trovato potesse controllare le proprie attività sul territorio. Un sontuoso ristorante costato, sul finire degli anni ‘80, la bellezza di 6 miliardi di lire, confiscato nel 1992 al boss Franco Coco Trovato e da allora rimasto completamente inutilizzato.

wall-street-foto

Il percorso, per il recupero del bene, fino ad oggi è stato lungo e a tratti scoraggiante. Non aiutarono i tempi tecnici della confisca, che devono necessariamente andare di pari passo con quelli giudiziari, ma non aiutò nemmeno, una volta che l’immobile venne messo a disposizione del Demanio lecchese, la mancanza di una visione circa il riutilizzo di quell’edificio: inizialmente si era ipotizzato di trasformarlo in centro per diversamente abili, poi in centrale operativa dei pompieri, mentre nel 2009 venne utilizzato come archivio della prefettura.

Nel 2014, la svolta, grazie ad un gruppo di associazioni e realtà del terzo settore locale, a cominciare dal coordinamento lecchese di Libera, che cominciò a ragionare sulla fattibilità di riaprire, nell’immobile confiscato di via Belfiore, una pizzeria, ma stavolta improntata alla legalità. A gestire la pizzeria sarà un’Associazione temporanea di scopo, La Fabbrica di Olinda, affiancata dal Comune di Lecco, Auser e Arci.

fiore

Tutto intorno una vasta rete di soggetti che hanno supportato il grande impegno, anche economico, necessario per arrivare a questo risultato: Aler ha contribuito alla ristrutturazione dell’immobile grazie ad un finanziamento di 400 mila euro di Regione Lombardia e Fondazione Cariplo si è fatta carico di altri 250 mila euro. Un decisivo contributo per la conclusione dei lavori è infine arrivato dalla creazione di un Fondo di Comunità, avviato la scorsa estate.

L’apertura al pubblico è prevista per il primo aprile 2017 in via Belfiore 1 a Lecco. Per informazioni fiore@olinda.org

Stefano Tosetti