Le famiglie possono accogliere, e quando lo fanno hanno una marcia in più. Con questa convinzione, Caritas diocesana di Como, Ufficio per la Pastorale della Famiglia e Azione cattolica diocesana raccolgono l’invito del Papa ad accogliere i migranti in famiglia e intendono promuovere iniziative in tal senso in tutta la Diocesi.

Già nello scorso anno Caritas Italiana ha promosso il progetto “Rifugiato a casa mia”, che ha permesso di accogliere più di 600 migranti in tutta Italia grazie all’impegno delle Chiese locali. Sulla scorta di quell’esperienza virtuosa è tempo di attivarsi anche qui.

Quando nasce familiarità, la paura si annulla. Il valore delle accoglienze in famiglia si misura proprio su questo: aprire la propria casa a un ospite genera una conoscenza vera, che disinnesca i discorsi ideologici e permette di affrontare diversamente molte delle criticità concrete in cui tanta altra “accoglienza”, magari fatta male, rimane bloccata.

Chiediamo alle famiglie o ai gruppi di famiglie un forte impegno: accogliere e seguire in casa propria o in locali messi a disposizione dalle comunità persone che hanno già fatto percorsi di accoglienza positivi e hanno ottenuto lo status di rifugiato o altro tipo di protezione internazionale, sostenendoli nella vita quotidiana e accompagnandoli in processi di integrazione.

Le esperienze durano sei mesi, nella convinzione che questo tempo sia sufficiente alla persona per arrivare a “camminare con le proprie gambe” e intraprendere la propria strada. Caritas diocesana mette a disposizione delle famiglie tutta la competenza “tecnica” necessaria al buon accompagnamento del percorso, grazie agli operatori delle tre cooperative esperte di accoglienza migranti (per approfondimenti vedi ultima pagina di questo inserto).

Il “Fondo Profughi” della Rete Caritas-Acli sostiene l’iniziativa con interventi a favore dei migranti accolti (contributo diretto alla persona) e a parziale copertura delle ore degli operatori.

STEFANO SOSIO
Caritas diocesi di Como – referente di “Accoglienze in Famiglia”

*Al tema dell’Accoglienza in famiglia è dedicato uno speciale di quattro pagine pubblicato sul numero in uscita de “Il Settimanale”. L’inserto contiene la testimonianza di due famiglie che hanno già intrapreso questo percorso nella nostra diocesi e la riflessione di don Luigi Savoldelli, direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale della famiglia.

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