Adria BartolichÈ Adria Bartolich la nuova segretaria generale della Cisl dei Laghi, eletta in rappresentanza dei 124 mila iscritti di Como e di Varese. Vi proponiamo alcuni passaggi dell’intervista che comparirà sul Settimanale di questa settimana.

Qual è il suo stato d’animo a seguito dell’elezione?

«Anzitutto posso dire di essere molto soddisfatta per il risultato ottenuto, frutto di un lungo percorso nel quale il gruppo dirigente e una grandissima parte delle Categorie hanno saputo lavorare rinnovando un patto che si fonda su una larga condivisione del progetto sulla Cisl dei Laghi. I quattro anni che ci hanno preceduto, infatti, hanno visto la fusione, non facile come si sapeva, tra le strutture di Como e Varese. Dopo tale fase, che ha avuto passaggi e percorsi anche delicati, si apre ora un nuovo momento, diverso, nel quale ormai le nostre strutture si sono armonizzate, i servizi si sono meglio integrati e quindi possiamo spingere con ancor maggiore decisione la nostra macchina al servizio dei lavoratori, degli iscritti e del nostro territorio».

Qual è l’obiettivo della sua Segreteria, nell’immediato?

«Considerando che, sul piano economico, ci sono situazioni critiche importanti, il nostro obiettivo, a breve termine, è non solo seguire le crisi con attenzione, ma anche lavorare su una progettualità del territorio che lo renda meno fragile nel contesto del quadro economico internazionale, considerando anche la concorrenza dei paesi emergenti, affinché a livello locale i lavoratori e, più in generale, gli iscritti possano beneficiare di una situazione di maggiore stabilità. Un altro tema che consideriamo particolarmente rilevante è quello dell’occupazione giovanile, per questo ci focalizzeremo sull’alternanza scuola – lavoro e l’orientamento, prendendo in considerazione la questione delle possibilità di lavoro per i giovani  che sarà centrale nel nostro operato come organizzazione sindacale».

A Como e a Varese, il turismo è una risorsa di sviluppo?

«Quella dei laghi è una delle zone più belle del mondo . Como ha una innata vocazione turistica legata al lago ma anche ai suoi monumenti, alla sua storia. Ma anche Varese con il lago Maggiore non scherza. Entrambi i territori perciò, in modo diverso, devono lavorare per sviluppare nuovi servizi, essere sempre più attrattivi. Il turismo è una fonte decisiva per il nostro domani economico, certo data la conformazione del territorio non può essere turismo di massa, ma può sviluppare quello legato al mondo degli affari e alla convegnistica non solo di altissimo livello ma anche medio e occorre lavorare molto sulla promozione dei prodotti locali , iniziative culturali ed eventi , miglioramento della  ricettività. Il turismo porta denaro, investimenti, infrastrutture, è un volano importante».

L’intervista completa sul Settimanale numero 15